venerdì 12 giugno 2020

TACCHI E STIVALI DI UNA EX. 04 - Questa volta tocca ai tacchi


Purtroppo con Lavinia non si scopava soltanto ma pure si studiava. In alcune occasioni come quella di cui sto per raccontarvi la ragazza però tenne ai piedi durante lo studio i suoi stivali “peter pan” neri, vuoi perché eravamo appena rincasati o semplicemente perché li calzava.





Qui potete notare alcune immagini che scattai con la mia macchina fotografica mentre sedevo al fianco della ragazza.





Eccoli qui in un momento in cui Lavinia sollevava un piede verso l’alto.





Ecco qui altri scatti con altre pose assunte dalla mia ragazza. Nella prima potete notare come il piede dentro lo stivale premesse sulla punta tanto da piegare quest’ultima. Nella seconda invece un momento di relax per Lavinia con allungamento in avanti delle gambe sovrapposte.





Qui invece qualche ripresa degli stivali da dietro. Notate le numerose pieghe che faceva la pelle esterna di queste calzature in maniera naturale.



Non riuscii proprio a concentrarmi come volevo. Ero perso in lei e nelle sue eccitanti calzature.


Decisi allora di immortalare ancora gli stivali di Lavina sotto al tavolo, questa volta mentre erano accavallati.


Dovetti trattenermi dall’afferrarle il tallone e sfilarle lo stivale.





E pure la mia erezione fu rimandata a quando andammo a casa di Lavinia. Feci il diavolo a quattro quel pomeriggio per farmi invitare a cena da lei. Volevo troppo mettere le mani sui suoi stivali.




Così quando simulai l’ennesima chiamata ai miei genitori per avvisarli che non sarei tornato per cena ne approfittai per defilarmi nella stanza della mia ragazza e immortalare i suoi stivali. Mentre la mia erezione cresceva e mi preparavo a masturbarmi con quelle calzature fui però distratto da qualcos’altro.





Si trattò delle decollete di pelle nere di Lavinia, taglia 38 e con un odorino niente male che proveniva dal loro interno. Le scarpe apparivano decisamente usate e furono capaci di piegare la mia volontà.



In preda all’eccitazione volli scaricarmi proprio in una delle sue scarpe al termine della veloce sega che intrapresi. Non riuscii a scattare altre fotografie perché temevo che Lavinia potesse insospettirsi della mia assenza, tuttavia vi assicuro che quella non fu l’ultima volta con cui mi divertii con quelle calzature.



continua…

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