Durante gli ultimi inverni mi
sono accorto come abbiano sempre più preso piede nelle nostre città le piste di
ghiaccio temporanee, costruite in breve tempo e messe a disposizione dei
cittadini per il periodo natalizio. Ovviamente si tratta di luoghi appetibili
ad un cacciatore di stivali come me. Qui di seguito vi racconterò infatti della
prima volta in cui decisi di accedervi, non per farmi una pattinata
naturalmente ma poiché attratto dagli stivali di una ragazza che vi era
entrata.
Dopo aver fatto il biglietto
ebbi modo di entrare nella tenda principale, adibita a spogliatoio. Vi erano
svariate panche in legno ove gli utenti vi lasciavano sopra qualche indumento
mentre sul pavimento le scarpe. Immediatamente raggiunsi la panca che mi
interessava, ovvero quella dove erano stati lasciati gli stivali che avevo
inseguito.
Con la mia macchinetta
fotografica mi misi di nascosto ad immortalare gli stivali in argomento. Non
c’era una grande illuminazione all’interno della tenda ma utilizzare il flash
sarebbe stato troppo rischioso.
Poco dopo mi sedetti nella
panca adiacente a quella usata dalla proprietaria degli stivali e in un momento
in cui ero rimasto da solo nella tenda, preso coraggio, allungai la mia mano su
uno stivale per fotografarlo meglio.
Quindi avvicinai uno stivale
alla mia gamba apponendolo proprio di fianco ad essa.
Presi allora dalla tasca della
mia giacca un barattolino di cioccolato semi solido, tipico per le decorazioni
dei dolci. Dopo essermi guardato in giro cominciai a riversarne il contenuto
nello stivale.
Rassicurato dall’essere solo
decisi di scattare qualche fotografia avvalendomi del flash. In questa potete
notare l’interno dello stivale e il cioccolato filante al suo interno.
Non pago di quanto fatto
tornai a riversare ulteriore cioccolato nello stivale appoggiato alla mia gamba.
Cercai di riversare più
cioccolato possibile all’interno di quella calzatura.
Terminata
la mia operazione gettai lo stivale vicino al suo compagno.
Alzatomi in piedi scattai
queste ultime due fotografie approfittando sempre dell’essere rimasto solo
all’interno della tenda. Quindi me la diedi a gambe. Non potevo rimanere li e
attendere il ritorno della proprietaria degli stivali poiché sarei stato
sicuramente scoperto. Così me ne andai via senza aver messo piede sulla pista
del ghiaccio. Poco male, non ero andato li per quello ma per fare quello che
avete visto. Avevo ancora il cuore che batteva all’impazzata mentre mi allontanavo
e forse la poca lucidità o il panico per l’immenso danno procurato allo stivale
della ragazza non mi permise di rimanere lucido e rimanere ad attendere la sua
uscita dal tendone che col senno di poi mi sarei voluto godere appieno.
Fine.