martedì 14 aprile 2020

ALLA PISTA DEL GHIACCIO


Durante gli ultimi inverni mi sono accorto come abbiano sempre più preso piede nelle nostre città le piste di ghiaccio temporanee, costruite in breve tempo e messe a disposizione dei cittadini per il periodo natalizio. Ovviamente si tratta di luoghi appetibili ad un cacciatore di stivali come me. Qui di seguito vi racconterò infatti della prima volta in cui decisi di accedervi, non per farmi una pattinata naturalmente ma poiché attratto dagli stivali di una ragazza che vi era entrata.




Dopo aver fatto il biglietto ebbi modo di entrare nella tenda principale, adibita a spogliatoio. Vi erano svariate panche in legno ove gli utenti vi lasciavano sopra qualche indumento mentre sul pavimento le scarpe. Immediatamente raggiunsi la panca che mi interessava, ovvero quella dove erano stati lasciati gli stivali che avevo inseguito.




Con la mia macchinetta fotografica mi misi di nascosto ad immortalare gli stivali in argomento. Non c’era una grande illuminazione all’interno della tenda ma utilizzare il flash sarebbe stato troppo rischioso.




Poco dopo mi sedetti nella panca adiacente a quella usata dalla proprietaria degli stivali e in un momento in cui ero rimasto da solo nella tenda, preso coraggio, allungai la mia mano su uno stivale per fotografarlo meglio.




Quindi avvicinai uno stivale alla mia gamba apponendolo proprio di fianco ad essa.




Presi allora dalla tasca della mia giacca un barattolino di cioccolato semi solido, tipico per le decorazioni dei dolci. Dopo essermi guardato in giro cominciai a riversarne il contenuto nello stivale.



Rassicurato dall’essere solo decisi di scattare qualche fotografia avvalendomi del flash. In questa potete notare l’interno dello stivale e il cioccolato filante al suo interno.




Non pago di quanto fatto tornai a riversare ulteriore cioccolato nello stivale appoggiato alla mia gamba.




Cercai di riversare più cioccolato possibile all’interno di quella calzatura.



Terminata la mia operazione gettai lo stivale vicino al suo compagno. 



Alzatomi in piedi scattai queste ultime due fotografie approfittando sempre dell’essere rimasto solo all’interno della tenda. Quindi me la diedi a gambe. Non potevo rimanere li e attendere il ritorno della proprietaria degli stivali poiché sarei stato sicuramente scoperto. Così me ne andai via senza aver messo piede sulla pista del ghiaccio. Poco male, non ero andato li per quello ma per fare quello che avete visto. Avevo ancora il cuore che batteva all’impazzata mentre mi allontanavo e forse la poca lucidità o il panico per l’immenso danno procurato allo stivale della ragazza non mi permise di rimanere lucido e rimanere ad attendere la sua uscita dal tendone che col senno di poi mi sarei voluto godere appieno.  


Fine.