Quest’ultimo capitolo che riguarda le decollete gialle di Giulia l’ho voluto intitolare “Poker” poiché comprende quattro differenti sborrate riversate nelle scarpe delle mia amica durante un periodo di vacanza preso dalla giovane. Riuscii a fare quanto tra poco potrete leggere poiché essendo venuto a sapere come la giovane sarebbe andata al mare coi suoi genitori per due settimane, decisi di prendere temporaneamente in prestito le sue scarpe per farlo loro compagnia durante quel lungo periodo. Così, qualche giorno prima della partenza, quando passai da lei a trovarla, riuscii dopo essermi defilato a prenderle le decollete gialle di nascosto dalla scarpiera per occultarle nello zaino che avevo con me. Quella stessa sera, a casa, mi feci la prima sega di seguito raccontata.
Appoggiate le scarpe su una
scatola presi a masturbarmi sopra di loro.
Ci vollero pochi minuti per
iniziare a schizzare nella decollete sinistra del liquido bianco e cremoso.
Nel giro di pochi secondi il
mio sperma andò a formare una pozzetta nella parte bassa della scarpa.
Immortalai infine la
diffusione del liquido seminale all’interno della calzatura.
Il giorno seguente mi dedicai nuovamente
alle decollete di Giulia.
Volli questa volta schizzare
il mio piacere nella scarpa destra.
Cercai di colpire l’intera
soletta interna così che nessun punto venisse risparmiato.
Fui molto soddisfatto anche di questo risultato.
Come potete vedere, anche in
questo caso si era formata una discreta pozzetta di liquido nella decollete.
Invece qui abbiamo le immagini
riguardanti la terza sega dedicata alle scarpette della mia amica.
Tornai questa a volta a sborrare la decollete di sinistra.
Ecco il risultato finale.
Il caldo e il tempo facevano si che il liquido seminale, da denso che era, in pochi istanti diventasse decisamente liquido.
Ecco una zoomata sul liquame.
Per par condicio l’ultima
delle quattro sborrate riservate alle calzature della mia amica la concentrai
sulla decollete destra.
In ogni occasione, al lavoro
manuale avevo accompagnato pensieri sconci su Giulia. La pensavo al mare coi
suoi genitori, magari impegnata a farsi scopare da qualcuno. Avrebbe dovuto
portare con se quelle scarpe e non lasciarle nelle mie mani visto come le stavo
conciando.
Anche il quarto potente
orgasmo mi regalò un’abbondante goduta nella calzatura.
Dalla vista laterale della scarpetta si posso anche notare gocce e striature di sborra che hanno interessato la pelle esterna della decollete.
Avevo regalato alle scarpe
della mia amica un bel poker di sborrate. Mi avevano tenuto compagnia per gran
parte delle vacanza di Giulia. Quando ormai mancavano pochi giorni al suo
ritorno decisi di risparmiare le sue calzature da altre godute visto che
comunque il tempo impiegato dal liquido seminale per asciugarsi non era
brevissimo e quindi non potevo rischiare. Infatti gliele avrei dovute rimettere
alla prima occasione utile nella scarpiera e dovevo farlo quando erano ormai
asciutte non volendo assolutamente ripulirle.
Queste ultime immagini
raffigurano dettagli interni delle scarpe gialle.
Guardando attentamente come
feci qui sopra notai delle macchie gialle, residui di sborra ormai seccata. Per
accorgersene Giulia avrebbe dovuto avvicinare la calzatura al viso e
probabilmente si sarebbe accorta anche dell’odore rancido che la stessa
emanava. Era un rischio che però ero naturalmente pronto a correre perché mi
eccitava troppo immaginarla vivere quella situazione.
Per finire ecco anche le
bollicine, venutesi a formare nella parte posteriore della scarpa, ovvero in
quella dove andava a poggiare il calcagno. Non credevo ai miei occhi quando me
ne accorsi. Era la prima volta che notavo una cosa simile e non sapevo spiegarmi
come potesse essere successo. Tuttavia era divertente e pertanto non volli
anche in questo caso alterare quanto stavo vedendo. Tenni così da parte le
scarpe di Giulia, per l’esattezza fino a quando non mi contattò qualche giorno
più tardi per avvisarmi di essere tornata. Trovai una scusa per vederla anche
se non andavamo più a scuola in quel periodo. Non potevo rimanere con le sue
decollete. Temevo che potesse accorgersene della loro assenza. Fortunatamente
il giorno che riportai le scarpe a casa sua lei non mi disse nulla e nessuno se
ne accorse. Andai via più tardi dalla sua abitazione con il cuore che mi
batteva a mille e il pene che mi scoppiava nei pantaloni. Le decollete della
mia amica avevano ricevuto un trattamento di tutto rispetto e alla giovane ora
non restava che riutilizzarle.
Fine.