Eccoli qua come avevo
preannunciato nel finale del capitolo precedente.
Gli stivali di Dayana erano nelle mie mani. Ma vi starete sicuramente chiedendo come abbia fatto ad arrivare a ciò. Beh cercherò di riassumere quanto accaduto dopo le immagini della ragazza riprese al bar della stazione. Il giorno seguente a quello, mentre attendevo la mia solita colazione ed ero dispiaciuto per l’assenza della donna che non vedevo da nessuna parte, la cameriera sua amica che aveva interagito con lei, portandomi cappuccino e cornetto mi sorprese facendomi una domanda. Di punto in bianco, infatti, mi chiese se stessi cercando la sua amica. Io ovviamente le chiesi: "chi?". E lei allora mi rispose: "si, la Dayana". Rimasi un attimo perplesso del quesito, anche per quella confidenza che tra noi non c'era mai stata ma poi le chiesi a chi si stesso riferendo. Mi rispose facendo riferimento alla sua conoscente che a detta sua avevo mangiato con gli occhi il giorno prima. Mi venne spontaneo abbozzare un sorriso ma lei allora si allontanò senza dire alcunché. Cercavo di pensare cosa avessi sbagliato nel risponderle ma poco dopo la cameriera fece ritorno da me lasciandomi un bigliettino di carta sul tavolo. Fattomi l’occhiolino se ne ritornò dietro al bancone a servire gli altri clienti. Aprii quindi quel pizzino trovandoci scritto sopra un numero di telefono cellulare. Vi confesso che sebbene volessi comporlo subito per chiamare la donna mi ci volle una settimana prima di farlo. Al giorno tanto atteso, fui entusiasta nel sentire la voce di Dayana parlarmi con quell’accento spagnolo e che scoprii successivamente essere per l'esattezza colombiano. Non starò qua a raccontarvi tutta la nostra conversazione ma quello che dovete sapere è come venni a sapere che Dayana si prostituisse e come avrei dovuto decidere se accettare o meno un incontro a pagamento con lei. Rimasi scioccato quando la giovane senza alcun pudore mi spiattellò le sue tariffe. Ovviamente dalle foto fatte agli stivali di Dayana potrete bene aver compreso quale fosse stata la mia risposta.
Ebbi così un rapporto sessuale
con la ragazza in un motel propostomi da lei stessa. La scopai dopo essermelo
fatto succhiare e al termine della goduta, quando questa andò a farsi un bidet,
ne approfittai per mettere le mani sulle sue calzature.
Le suole sembravano abbastanza
consumate come anche la sua figa per dirla tutta.
Mi ero portato la fotocamera questa volta e così la qualità delle immagini è stata decisamente migliore rispetto a quelle fatte al bar col cellulare.
Avevo appena finito di
svuotarmi il cazzo con Dayana ma maneggiando i suoi stivali mi stava tornando
nuovamente duro.
Sapevo che a breve la ragazza
sarebbe uscita dal bagno ma non volevo perdermi l’interno delle calzature.
Pensavo di trovarle immacolate
ma così non era. Al suo interno infatti vi erano delle macchie sospette. Ancora
oggi non sono stato in grado di darne una spiegazione. Mi chiedo ancora di cosa
possa trattarsi. Quel che è certo è che un po' del mio sperma se lo sarebbero
assolutamente meritato visto che oltre a tanfare discretamente, essere
abbastanza sexy, la scopata con Dayana mi era costata un bel gruzzoletto.
Fine.