martedì 10 marzo 2020

PUNTE BAGNATE


Stavo consultando il tabellone della sala d’attesa di un ospedale quando con la coda dell’occhio notai una persona di sesso femminile venire a sedersi su delle poltroncine che si trovavano a fianco a me. Mi voltai per osservarla scoprendo come si trattasse di una donna di mezza età. Quando poi il mio sguardo si abbassò ovviamente per verificare che tipo di calzature indossasse non potei fare a meno di notare come ai piedi avesse un paio di stivali marroni. Quello che più mi sorprese era la condizione in cui versavano le punte di quegli stivali.




Le calzature in argomento erano di pelle marrone come potete notare e le punte erano decisamente bagnate fradice. Fuori evidentemente si era messo a piovere davvero tanto per ridurgliele in quella maniera.





Senza indugio estrassi il mio telefono cellulare con cui mi misi ad immortalare le calzature bagnate della donna.





Poco dopo la donna si alzò ma per mia fortuna non se ne stava andando via. Era solo indecisa a quale postazione recarsi. Sfruttai quindi quel momento per continuare a riprendere i suoi stivali bagnati.




Mi chiedevo osservandola se sentisse i propri piedi bagnati, se avesse intrisi d’acqua non solo gli stivali ma anche i calzini che presumevo indossasse.




Chissà in quali pozzanghere era finita camminando per strada mi chiesi fissandola. Tuttavia, notando come il resto della calzatura fosse esente da macchie d’umido, da perverso feticista quale sono mi prospettai anche una situazione ben diversa che avrebbero potuto aver vissuto gli stivali della donna. Forse qualcuno con la mia stessa passione aveva fatto un bel regalino a quella donna, riempendole la punta degli stivali di qualche liquido così da bagnarglieli in quel modo. La donna a quel punto o si sarebbe trovata costretta ad indossarli suo malgrado oppure la cosa non le dispiaceva affatto. Se non fosse stata una giornata di pioggia forse la versione che mi sono immaginato sarebbe stata più plausibile di quella reale.  


Fine.