Questa storia risale a
parecchio tempo fa ma riguarda un tipo di stivali recentemente tornato
prepotentemente di moda, ovvero i camperos o texani. Li trovai per caso,
infatti, trovandomi a giocare in cortile a calcio, quando la palla finì
all’interno di un terrazzino ubicato a pian terreno di un condominio, mi ci
dovetti intrufolare per riprenderla e li vidi adagiati sul pavimento gli
stivali che di seguito vi mostrerò. Ovviamente in quel momento non potei
dedicarmi a loro come avrei voluto, la presenza degli amici con cui giocavo mi
permise di dare solo un’occhiata fugace a quelle calzature. Così, la sera,
quando ormai era buio e la maggior parte della gente a letto a dormire, decisi
di ritornare in cortile, scavalcare nuovamente il muretto del terrazzino e
prendere quegli stivali che per mia fortuna non erano stati portati dentro
casa.
Ecco le calzature. Erano di colore marrone e bronzo, per la maggior parte scamosciati eccetto alcune parti tra cui la punta e il tallone rinforzate da un materiale più spesso e resistente.
Favorito dalla zip apposta su
di un lato aprii gli stivali al fine di assaporare l’odore che emanavano.
La suola e il tacco davano
l’idea di essere stati consumati abbastanza. Mi chiesi che rumore dovevano fare
quando entravano a contatto col suolo.
Al tatto erano davvero morbidi, e infatti il contrasto con la suola così solida e la punta così decisa li rendevano un paio di stivali davvero intriganti.
Quello che gli mancava ora era
solamente un po' del mio cazzo sopra e dentro di loro.
Preso in mano l’uccello diedi
inizio a una piacevole masturbazione.
Quindi decisi di infilare il
cazzo all’interno di una delle calzature, cominciando a sfregarci dentro il mio
pene in tiro. Desideravo macchiare col mio seme il tessuto interno dello
stivale e così aumentai il ritmo della sega.
Poco dopo non resistetti e
così mi scaricai nella soletta interna dello stivale.
Non pago di quanto fatto mi
misi a diffondere con un dito sulla soletta interna il liquido seminale da me
prodotto. A quel punto mi ricomposi e una volta fuori casa riportai gli stivali
al loro posto affinché il giorno dopo la proprietaria li potesse rindossare,
fiducioso che avrebbe sentito un po' di appiccicoso sotto il piede.
Fine.