domenica 11 ottobre 2020

SONIA. 03 - Tocca agli stivali

Fu così che ad una festa a casa di un compagno di classe ebbi modo di mettere mano su un paio di stivali di Sonia. La ragazza infatti si presentò con dei jeans a zampa sotto i quali aveva deciso di indossare le calzature che a breve vi mostrerò. La serata passò tra bere e mangiare e mentre l’atmosfera si faceva quindi sempre meno sobria io desideravo gli stivali della ragazza. Ero fiducioso perché sapevo che sarebbe rimasta anche lei a dormire li, tuttavia speravo non si rintanasse in qualche stanza con altre fanciulle, mettendomi quindi in difficoltà per mettere le mani sui suoi stivali ed io dovevo stare attento a non eccedere nell’alcool onde evitare di essere beccato. Per mia fortuna Sonia, al momento di coricarsi in una stanza, pensò bene di lasciare i suoi stivali neri vicino ad un divano posto in un’area comune e fu così per me facilissimo impossessarmene e portarli in bagno.


Non erano certo un modello che mi facesse impazzire ma erano stati indossati da Sonia, che comunque mi eccitava e pertanto non potevo esimermi dall’esaminarli meglio.



Dopo averli presi in mano e saggiato la consistenza della pelle di buona qualità mi sono messo a controllarne il piccolo tacchetto sotto la suola.


Quindi sono passato, sempre non smettendo di immortalarli con la fotocamera che avevo ovviamente con me, agli interni. Devo dire come non vi fosse altro odore che quello della pelle e aimè niente puzza di piedi della mia amica.



Dopo averli osservati per bene, fotografati e maneggiati, ecco che venne il momento di marchiarli. Fu così che senza che passasse molto tempo mi ritrovai col cazzo in mano a segarmi sugli stivali di Sonia.



Gocce di sperma si riversarono all’interno di una calzatura. Il contrasto con la tomaia interna era ben visibile. Decisi di non pulirli ma lasciare che il liquido seminale si asciugasse macchiandone l’interno.



Quando dovetti alzarmi di prima mattina per andare al bagno mi accorsi come gli altri e soprattutto le ragazze tra cui Sonia stessero ancora dormendo. Così, sebbene intontito dall’alcool che bevvi dopo aver sborrato gli stivali della predetta, ebbi la forza mentale di prenderle le calzature che avevo riposto sul pavimento vicino al divano per scattare delle fotografie dell’interno macchiato. Lo sperma si era asciugato oltre ogni mia più rosea aspettativa, lasciando delle striature inequivocabili. Probabilmente la proprietaria non se ne sarebbe accorta a meno che non avrebbe guardato direttamente all’interno di quella calzatura. Quando poi rividi Sonia con gli stivali indosso mi tornò il cazzo duro anche se questa volta l’avrei voluto dare tutto a lei.

 

 

Fine.

SONIA. 02 - Una chewing gum per la sua suola

Fu rivedendo Sonia che mi tornò alla mente un episodio accaduto una sera ad un ristorante, quando eravamo intenti in una cena di classe. Infatti io e la predetta eravamo stati compagni di classe al liceo. Non chiedetemi che mese o anno fosse ne tantomeno come la ragazza fosse vestita quella sera o cosa mangiammo. L’unica cosa che rammento bene e che ho anche avuto modo di immortalare sono state le sue scarpe nere col tacco.


Come potete vedere la ragazza non era affatto male sebbene quando la vidi la prima volta, il primo anno, non era niente di che. Col passare degli anni, come il vino buono, la ragazza è decisamente maturata fino a diventare una bella fighetta. Quella sera si sedette proprio difronte a me e io rimasi stregato dalle sue decollete di pelle nere. La ragazza mi eccitava molto e con qualche bicchiere di vino nelle vene decisi di provare a fare una pazzia. Volendo in qualche modo farle un dispetto o comunque marchiarle le scarpe, decisi di utilizzare una cicca che mi era stata offerta per appiccicargliela sulla suola di una scarpa. 



Ecco il risultato della mia operazione. Sonia non si accorse di nulla. Dopo essermi portato la cicca alla mano ed essermi chinato sotto al tavolo sono riuscito senza farmi scoprire da alcuno ad attaccargliela alla scarpa. Quindi mi sono prodigato ad immortalare il risultato.



Purtroppo la qualità delle immagini non è granché a causa del telefono usato in detta occasione. Si tratta di alcuni anni fa e l’apparecchio ormai sarebbe preistorico.



Come avrei voluto i piedi di Sonia appoggiati sul mio inguine. Sfilarle le scarpe e dopo essermelo tirato fuori farmi fare una bella sega. Eh si è proprio quello che la ragazza si sarebbe meritata, una bella innaffiata per piedi, collant e decollete.


Riecco la fanciulla sorridente ed incurante di cosa avessi fatto alla sua scarpa.



Ancora uno sguardo alla cicca grigia, ben visibile sulla scarpetta. Già mi pregustavo quando qualcuno o lei stessa se ne sarebbero accorti. Poteva essere un evento naturale, difficile ricondurlo ad un atto fatto appositamente da qualcuno.


Purtroppo non andò come pensavo o meglio speravo, infatti ne la ragazza ne alcuno si accorse della chewing gum o comunque glielo fece notare. Nel corso della serata ad un tratto mi accorsi come essa non ci fosse più e capii quindi che si doveva essere staccata da sola probabilmente nel camminare. Fu un peccato ma con Sonia e le sue calzature non era ancora finita.

 

 

continua…

SONIA. 01 - Ritrovata per caso

Mi trovavo presso un locale, intento a filmare una ragazza in stivali. Mi ero accodato a lei dopo aver visto come i suoi tacchi avessero intrappolato delle foglie e del terriccio, probabilmente poiché aveva attraversato un prato o qualche aiuola.


I suoi stivali neri in pelle non mi facevano impazzire ma quella particolarità che si portava dietro mi faceva fantasticare. Chissà come doveva essere stato affondare coi tacchi nel terreno morbido e umido. Chissà se si era accorta di quello che le era rimasto attaccato alla suola e ai tacchi. Forse si era addirittura accovacciata per succhiarlo a qualcuno, incurante di come avrebbe sporcato le sue calzature.


Comunque, mentre mi trastullavo in questi pensieri, dubbi e perplessità, ecco che la mia attenzione veniva carpita da un altro paio di stivali. Questa volta si trattava di un paio di scamosciati di colore verde la cui proprietaria si trovava poco distante.


Ecco qui i due stivali catturati insieme.


In questo movimento della gamba destra potete notare la foglia spostarsi appresso al tacco a cui si trova avvinghiata.


Quando poco dopo la ragazze decise di allontanarsi dalla fila non mi rimase che dedicarmi alla fanciulla con gli stivali verdi. Sollevando lo sguardo dalle sue calzature al suo volto mi accorsi allora come si trattasse di una vecchia compagna di scuola, Sonia.

 

 

continua…