Passata circa una settimana dalla
prima sborrata agli stivali grigi, ci ritrovammo nuovamente presso il collegio
femminile. Anche questa volta eravamo sempre i soliti, con la mia compagna che
indossava le sue solite decollete nere ma con il sottoscritto che desiderava ritrovare almeno gli stivali grigi o quelli che invece ancora non avevo più avuto
modo di rivedere. Purtroppo non potevo chiedere alla mia amica di chi fossero
gli stivali grigi o chi fosse la ragazza che avevo visto in stivali la prima
volta che ero venuto in stanza. Quello che potevo fare era sperare di avere
fortuna e trovarli li. Come sempre, però, una volta entrati in stanza, non vi
era nessuna altra ragazza. Dopo aver appoggiato gli zaini, quando un amico
chiese di andare al bagno, ne approfittai per dare una veloce occhiata nel locale.
Gli stivali grigi erano ancora la dentro e fu come se mi chiamassero. Aspettai
almeno un’oretta prima di recarmi in bagno, assaporando il momento.
La prima cosa che feci fu
prendere in mano gli stivali. Quella pelle morbida, grigia, era così piacevole
al tatto. Mi venne così subito una grande voglia. Questa volta avrei macchiato
quella pelle delicata.
Dopo aver posizionato gli
stivali sul water come da fotografia, venne il momento di masturbarmi visto che
non stavo più nella pelle e avevo il cazzo in tiro.
Questa volta cercavo di
rendermi conto del tempo che stavo impiegando. Conoscendo già quelle calzature,
avendole già visionate e fotografate la prima volta, ora potevo dedicarmi
solamente a sporcarle di sperma. Ci volle un niente per venire, talmente ero
carico.
Fu una sega molto veloce,
così, dopo pochissimi minuti, le prime gocce di sperma bianco e denso caddero
sullo stivale che avevo posto alla mia sinistra, andandosi ad ammassare una
sopra l’altra.
Godevo con estremo piacere
mentre una goccia dopo l’altra cadeva sullo stivale.
Il liquido seminale andava ad
accumularsi nello stesso punto sullo stivale, eccetto poche gocce ribelli.
Quindi decisi di riservarne
qualcuna anche allo stivale posto alla mia destra.
Il risultato della sborrata lo
potete ammirare qua sopra. Nessuna goccia era andata sprecata.
Decisi allora di immortalare
col flash ciascuno stivale.
Non mi restò allora che
rimettere gli stivali sul pavimento. Avrei voluto, come da mia abitudine,
lasciarli macchiati di sperma ma c’era il rischio che qualcun altro, entrando
al bagno dopo di me avesse potuto notare le vistose macchie di seme. Pertanto,
a malincuore, decisi di spalmare lo sperma sulla pelle di quelle fantastiche
calzature.
Con mia sorpresa, la pelle degli
stivali si impregnò velocemente, in modo che lo sperma su di essa non si
notasse quasi più. Diedi, infine, loro una ultima sniffata, godendomi l’aroma
che emanavano. Purtroppo non rividi più quegli stivali ne tantomeno scoprii a
chi appartenessero, tuttavia, non furono gli ultimi ed unici stivali con cui
ebbi a che fare al collegio femminile.
Fine.