Questa storia non è recente,
infatti successe diversi inverni fa, quando la mia amica Sonia decise di
venirmi a far visita facendomi una gradita sorpresa. Vi chiederete come mai è
stata così apprezzata la sua venuta a casa mia, ebbene perché la ragazza
indossava un paio di fantastici stivali scamosciati, sopra al ginocchio di
colore nero. Ebbi modo di vederglieli ai piedi appena scesa dal treno che
l’aveva portata da me. Li aveva tenuti su per tutto il viaggio,
approssimativamente almeno 8 ore e non avevo dubbi che avrebbero emanato un
certo odore appena levati. Giunta a casa fu lei stessa a dire di volerseli
levare per mettersi comoda. Così, non appena mi lasciò per andare a farsi una
doccia ne approfittai per stare un po’ con le sue calzature.
Sonia aveva lasciato gli
stivali nella stanza che le avevo dato, quella per gli ospiti, proprio vicino
all’armadio.
Naturalmente mi avvicinai agli
stivali con la mia macchina fotografica per scattare qualche foto.
Devo ammettere come da quegli
stivali uscisse una discreta puzza. Evidentemente Sonia li aveva usati tutto
l’inverno e quella sarebbe stata ancora una delle ultime volte che li avrebbe
indossati prima di riporli in qualche armadio o scarpiera, in attesa forse del
prossimo autunno\inverno.
L’istinto di afferrarli per
guardarli meglio fu innato.
Erano degli stivali davvero
sexy.
Ecco qualche immagine delle
suole e dei talloni non troppo usurati.
Come si vede apparivano,
sebbene usati, ancora in buone condizioni.
Anche lungo il gambale si
intravedeva qualche macchia. Che qualcun altro con la nostra passione li avesse
già sverginati?
La voglia di sfogarmi con
quegli stivali era davvero alta ma purtroppo sentii poco dopo l’acqua della
doccia arrestarsi, capendo così come Sonia aveva terminato di lavarsi. Rimisi
quindi gli stivali come li avevo originariamente trovati e uscii dalla stanza.
Qualche ora dopo, mentre la
mia amica si era addormentata sul divano guardando con me la tv, sgattaiolai
nuovamente nella sua stanza ove ancora stavano i suoi fantastici stivali.
Questa volta però non persi l’occasione di divertirmi con loro.
Mentre sentivo l’odore uscire
dagli stivali, scaricavo in loro una bella e violenta sborrata.
Lasciando anche una piccola
goccia sul collo dello stivale destro. Ecco qualche immagine della schizzata.
Lunghi schizzi dritti in fondo
agli stivali.
E infine, le immagini delle
gocce cadute fuori lungo lo stivale, all’altezza del collo del piede.
Il giorno successivo io Sonia
andammo in giro per la città e la cosa fantastica fu che la ragazza indossò
proprio questi stivali. Per me era davvero eccitante saperla coi piedi in
ammollo nella mia sborra. Ricordo che la osservai quando li indossò e non disse
alcunché mentre lo faceva. Ho pensato, perciò, che il mio seme si dovesse
essere asciugato per bene durante la notte.
Poi, una volta tornati a casa,
alla sera, tenemmo una festa, con altri amici ed amiche. L’alcool e la presenza
di Sonia e dei suoi stivali mi mandò ancor più fuori di testa. Qua sotto potete
vedere un’immagine scattata quella sera.
In questa foto potete ammirare
Sonia salitami sulle spalle. La cosa naturalmente più eccitante è stato quando
per aggrapparsi, la stessa ha incrociato le sue gambe intorno alla mia vita. In
quel modo, in più di un’occasione ho avuto la possibilità di sentire i suoi
stivali sfregarmi sul pacco. Ciò potete immaginare quanto mi abbia
tremendamente eccitato. Avrei voluto slacciarmi i jeans, abbassarli insieme
alle mutande e tirare fuori il mio cazzo in piena erezione. A quel punto Sonia
avrebbe dovuto farmi una gran bella sega coi suoi piedi coperti da quei fottuti
stivali. Alla fine ci sarebbe stata una tremenda sborrata proprio su quelle
calzature.
Purtroppo questo è quello che
avrei voluto fare ma purtroppo non è successo. Quello che ho fatto però, oltre
a sentire gli stivali contro il pacco, è stato stringerglieli alle caviglie,
sentire la loro pelle scamosciata mentre li indossava e ad un certo punto
infilaci dentro le mani cercando di sfilarglieli. Uno stivale sono stato anche
in grado di levarglielo ma purtroppo l’amica che ci ha scattato la foto non ha
ripreso quella scena. Sonia era imbarazzatissima appena lo stivale è caduto per
terra. Al piede aveva un classico calzino di cotone bianco che tutto il giorno
era stato a contatto con il mio sperma. A quel punto la ragazza scese dalle mie
spalle per rimettersi lo stivale che intanto, sfortunatamente non era stato
afferrato da nessuno ma rimasto sul pavimento. Anche lei, parecchio alticcia
non smetteva di ridere mentre a fatica si rimetteva lo stivale. Potete solo
immaginare quanto fossi eccitato in quel momento.
Per questo motivo, più tardi,
quando ormai la festa era finita, decisi di sfogarmi. Entrai nella camera da
letto di Sonia e mentre lei dormiva presi i suoi stivali. Quindi li portai con
me in bagno dove, dopo averli annusati, li posizionai come potete vedere dalle
foto.
Avevo il pene completamente
duro, anche per quanto successo durante la serata e di cui ho già avuto modo di
raccontarvi. Comunque, ho iniziato subito a masturbarmi con forza ed ecco il
risultato.
Il primo schizzo.
A cui ne seguono molti altri.
Una pioggia di sperma si è
abbattuta su quegli stivali.
Ero davvero carico e voglioso.
Poco dopo le ultime gocce.
Entusiasta terminai la
sborrata, rimettendo il mio cazzo nei pantaloni.
La sborra aveva colpito
entrambi gli stivali.
Ero compiaciuto di quanta
sborra avevo riversato sugli stivali di Sonia.
A quel punto, non potendo
riportare gli stivali in camera, in quelle condizioni, decisi di spalmare la
sborra che avevo prodotto lungo il gambale dello stivale, in modo che potesse
venire assorbito più facilmente e lasciare meno tracce.
Ecco il risultato. Il giorno
dopo mi svegliai pronto per accompagnare Sonia alla stazione. Ormai era giunto
il momento per lei di lasciarmi. Facemmo colazione come se nulla fosse,
ricordando alcuni episodi divertenti della serata passata con gli amici. Poi fu
il momento di prepararci e mentre lei si trovava in bagno ne approfittai per
recarmi nella sua stanza per controllarle gli stivali.
Come potete vedere, sugli stivali
si potevano notare ancora le macchie della sborrata della sera prima. Devo
ammettere come fossi un po’ preoccupato che Sonia se ne potesse accorgere.
Qua le macchie di sperma si
possono vedere ancora meglio. La pelle dello stivale non aveva ancora assorbito
del tutto il liquido. Non avevo, tuttavia, alternative, se non sperare che la
mia amica non si accorgesse di nulla. Purtroppo questo non accadde, infatti,
poco dopo, per l’esattezza dopo essersi vestita e quando ormai eravamo pronti
per uscire, Sonia mi raggiunse in salotto ove mi disse subito di guardare come
fossero ridotti i suoi stivali. Io diventai rosso ed ero totalmente in
imbarazzo mentre glieli guardavo. La ragazza li aveva indossati e indicando le
macchie si interrogava su cosa potesse averli sporcati. Fu eccitantissimo
vederla pochi secondi dopo passare le sue dita sulle macchie di sborra e
portarsele al naso. Cercai allora di inventare una scusa e le dissi come magari
qualche bevanda, ieri sera, alla festa ci fosse caduta sopra. Lei odorando le
dita macchiate di sperma quasi asciutto mi rispose che non sentiva nessun
odore. Rimanemmo ancora qualche istante a fissare quegli stivali sborrati
quando poco dopo lei stessa disse come per fortuna fossero neri e le macchie
non si vedevano un granché. Io la assecondai e poi per cambiare argomento le
dissi che avremmo fatto tardi se non uscivamo. Lasciammo pertanto casa in
direzione della stazione. Mentre camminavamo parlavamo del più e del meno anche
se io non riuscivo a staccare gli occhi di dosso dai suoi stivali. Li avevo
conciati per bene, sia dentro che fuori, ma era quello che Sonia si meritava
non avendo voluto venire a letto con me.
continua…