In questi giorni, essendo
molto freddo, non vi è forse capitato di pensare al caldo dell’estate? Beh, a
me è capitato e oltre a ripensare al caldo estivo non ho potuto non ricordare
qualche storia riguardante gli stivali. Qualche estate sono andato presso casa
di un’amica. Faceva molto caldo, se non ricordo male era agosto e per quel
motivo non esitammo a fare qualche tuffo nella piscina della casa della mia
amica. Ecco qualche immagine.
La proprietaria di casa era la
ragazza col costume giallo ed il suo nome è Noemi. Come si vede dalle foto è
una ragazza molto carina. Lo era allora e lo è tutt’ora anche se purtroppo ci
siamo persi di vista.
Ci stavamo divertendo molto
come si può vedere dalle fotografie. Noemi e la sua amica di cui ora non
ricordo il nome, anch’essa niente male, si sbizzarrivano ad assumere pose sexy
e si divertivano come matte. Devo dire che passammo proprio un bellissimo
pomeriggio, ma la cosa che a noi interessa maggiormente accadde poco dopo quando
entrai in casa di Noemi per andare al bagno.
Appoggiati sul davanzale della
finestra vi erano, infatti, un paio di stivaletti beige. Li avevo già visti
indosso alla mia amica ma mai li avevo avuti a portata di mano.
Da queste immagini potete
ammirare meglio gli stivaletti. Si capisce chiaramente come fossero estivi dato
che erano traforati.
Gli stivali erano in buone
condizioni, non erano affatto usurati e anche il tacco non aveva grossi danni.
Anche l’odore che emanavano non
era affatto granché. Tuttavia non avevo alcuna intenzione di lasciar passare
indenni quegli stivali al mio incontro. Non avendo molto tempo, non ebbi la
possibilità di masturbarmi, perciò decisi di fare a quegli stivali dell’altro.
Trovai un barattolo di crema e
decisi di riempire gli stivali di Noemi con quella.
Ecco qualche immagine della
crema che scendeva nello stivaletto.
Credo di aver perso il
controllo in quel momento perché ne versai proprio tanta dentro quelle
calzature.
Lo stivale destro di Noemi era
veramente riempito di crema.
Il liquido bianco pian piano
cominciava a scendere verso la punta. In fretta riposi gli stivali al loro
posto e feci ritorno dai miei amici. Avrei voluto sborrare negli stivali di
Noemi ma purtroppo non avrei fatto in tempo. Credo comunque di aver fatto un
lavoro niente male. Per quanto riguarda la preoccupazione di essere scoperto,
beh, non fui l’unico tra i maschietti ad andare al bagno e comunque, Noemi
aveva raccontato come tra i suoi vicini ci fossero dei bambini davvero
pestiferi. Pensai che questa era la migliore copertura che avessi. Prima di
salutarvi, un bacio da quella puttanella di Noemi e un momento lesbo tra lei
stessa e la sua amica.
Fine.