Dopo
un po’, purtroppo, la mia vicina smise di indossare i suoi fottuti stivali. Al
mio ritorno dalle vacanze di Pasqua non ebbi più l’occasione di vedere quelle
calzature fuori dalla sua porta di casa. Infatti, da quel momento in poi
c’erano delle altre scarpe di scarso interesse. Dagli ultimi scatti fotografici
effettuati agli stivali, questi apparivano veramente usurati e danneggiati, le
suole in particolar modo. Pensai, pertanto, che Veronica avesse gettato via i
suoi stivali. Ecco quindi le ultime fotografie che scattai ai suoi stivali
prima che ciò avvenne.
Qualche
traccia di sporco sulla pelle era ben visibile.
Ma
qualcosa, in particolare nella suola, mi colpì anche questa volta.
Ora
ve lo mostrerò ancora meglio.
La
suola, nella parte del tacco si era staccata.
Più
li osservavo e maneggiavo e più cresceva in me il desiderio.
La
voglia me li faceva stringere tra le mani.
Abbassai
quindi la zip di uno stivale e poi ci volli guardare dentro.
Non
rinunciai a quel punto ad infilarci dentro il mio cazzo, così da sfregarlo su
tutta la soletta interna.
Mi
masturbai per alcuni minuti dentro al suo stivale, lungo quella soletta morbida
e usurata, pensando a Veronica ed immaginandola con indosso queste calzature.
Fin
quando non seppi più trattenermi e mi liberai proprio la dentro.
Godetti
come un pazzo, facendo attenzione che la ragazza non potesse sentirmi. Fu una
vera liberazione e lo scaricarmi direttamente sulla soletta, in direzione della
punta, favorito dalla presenza della zip, mi rese ancor più felice perché
sapevo bene che non avrei mai pulito il mio sperma e Veronica ci avrebbe
sicuramente bagnato dentro i suoi piedi.
Riposi
quindi gli stivali dove li avevo trovati. Quella fu l’ultima volta che li vidi
e che ci sborrai dentro. Credo che il fatto che non reggessero più all’acqua e
che la suola si fosse scollata abbiano probabilmente fatto propendere la
ragazza a liberarsi di loro. Spero solamente che Veronica possa averli rimessi
ancora dopo la schizzata di cui sopra, godendosi una bella crema per i suoi
piedini.
Fine.