Entrato in stazione, per raggiungere i binari decisi di prendere le scale mobili e proprio li fui fortunato a trovarmi dinnanzi una stivalata.
Colei che avevo dinnanzi era una giovane asiatica che portava con se un trolley e qualche borsetta.
Come avrete potuto notare
dalle immagini catturate mentre salivamo la prima rampa di scale mobili, la
donna indossava dei collant spessi, di colore grigio scuro e ai piedi degli
stivali alti sino al polpaccio, in pelle e di colore grigio.
Sebbene la stazione in cui mi
trovavo fosse molto rumorosa a causa dei numerosi passeggeri presenti e delle
comunicazioni che venivano costantemente diffuse dagli altoparlanti, riuscii a
godermi il rumore dei tacchi degli stivali dell’asiatica.
Le stavo alle spalle, registrando la sua camminata grazie alla mia fotocamera.
Osservandole ancora meglio gli
stivali, mentre prendevamo la seconda scala mobile, devo dire come non fossero
delle calzature tali da farmi perdere la testa, tuttavia, anche grazie a quella
particolare zip che avevano lungo la parte posteriore, avevano un qualcosa di
interessante.
Ecco un ultimo scatto prima di separarci.
Mentre mi apprestavo a raggiungere il treno ecco che qualche decina di metri davanti a me notai dei pantaloni bianchi accoppiati a degli stivali marroni. Affrettai quindi il passo per raggiungerli.
Il bel culetto che potete notare qui apparteneva ad una giovane che aveva deciso di evidenziarlo con dei pantaloni bianchi davvero sexy. Ai piedi quelli che sembravano degli stivali indianini scamosciati marroni sfrangiati.
Ebbi la fortuna si seguirla per alcuni metri prima che questa salì su un treno che però non era il mio.
E qui invece abbiamo colei a cui mi dedicai durante il viaggio in treno.
La ragazza in questo caso calzava degli stivali neri, in pelle con una fibbietta laterale e secondo me il jeans blu scuro che indossava andava meravigliosamente ad infilarsi dentro quelle calzature.
Poiché il convoglio era
stracolmo di persone e i posti scarseggiavano, questa decise, dopo essere
partiti, di rimanere nei pressi della porta sedendosi sui gradini del vagone.
Io per tutta risposta decisi di rinunciare alla ricerca di un posto e rimare in
piedi a distanza di qualche metro per continuare a riprenderla.
Così alla vista, quegli stivali dovevano essere abbastanza morbidi. Erano un invito a sbatterci sopra il cazzo duro.
Per non farmi mancare nulla ecco uno scatto rubato del fondoschiena della giovane. Davvero niente male.
Ovviamente quello che stavo facendo era rischioso perché l’ambiente in cui ci trovavamo era ristretto, c’erano molte persone, un punto di transito e poi la stessa ragazza spesso si girava verso di me. Ma a posteriori sono contento di aver fatto un bel lavoro e non essermi fatto sgamare.
Spostatasi per non ricordo quale motivo, ecco che me la ritrovai molto più vicina, un po' di lato e un po' di spalle.
Riuscii a scattare
quest’ultima fotografia con anche un po' di zoom per meglio catturare le
calzature. Davvero semplici, da tutti i giorni, comode ma comunque utili per
una bella sega post viaggio.
Fine.