domenica 7 marzo 2021

DAL BAR DELLA STAZIONE IN POI

Mi trovavo al bar della stazione, intento a gustarmi un cappuccino e cornetto quando il tutto quasi quasi mi andò di traverso. Non fraintendetemi, nulla di male mi sconvolse, anzi.



Fece infatti la sua comparsa all’interno del locale un bella gnoccona che oltre ad indossare dei leggins estremamente aderenti e modellanti le sue forme portava degli stivali neri con un tacco decisamente alto e sottile.



L’avvenente fanciulla, dopo aver ordinato la sua colazione al banco si venne a sedere al tavolo ubicato proprio di fianco al mio, ancheggiando sui suoi tacchi affilati.



Come potete vedere cercai di non perdermi nemmeno un istante di ciò, immortalando il tutto con la fotocamera che nascondevo sotto al tavolo.



Al momento non riuscii a cogliere anche il gesto di puntare il tacco dello stivale sul pavimento facendoci perno, ma solamente l’accavallata che era comunque un invito ad osservarla per chiunque entrasse nel bar.



Terminata la colazione celermente, la donna prese la valigia che portava con se dirigendosi verso l’uscita del locale.



Il tacchettio di quegli stivali che indossava ancora mi rimbombava nelle orecchie. Il suo culetto fasciato dal leggins mi aveva stregato e così divorai in un boccone quanto mi era rimasto del cornetto e bevvi con foga il cappuccino non curandomi d scottarmi la lingua. Dovevo seguirla, volevo ancora godermi lo spettacolo sensuale che aveva da offrire.  



Purtroppo una volta giunto sulla banchina, della donna di prima non vi era ombra. Il tempo che avevo impiegato per pagare e uscire dal locale che quella era già sparita. Mi sedetti così su una panchina nei pressi di un’altra stivalata. Questa matura bionda indossava degli stivali di pelle marrone, tipo camperos. Mi misi così a riprenderla mentre probabilmente dialogava con la figlia.



Non mi dispiacevano le sue calzature, la ritenni una buona alternativa.



Giunto il suo treno che però non era il mio, ecco che anche di questa donna persi le tracce. L’ennesimo ticchettio di stivali che si allontanavano da me.



Una volta a bordo del mio convoglio, ad una fermata ecco nuovamente un rimbombo di tacchi risuonarmi nelle orecchie. Mi passò infatti di fianco una donna che indossava degli stivali scamosciati, sempre modello camperos.



La donna si sedette dinnanzi a me, circa un paio di posti più avanti per la precisione. Siccome non c’era nessuno che si frapponeva tra noi riuscii a catturare alcune immagini delle sue calzature durante il breve viaggio.  

 

 

Fine.