venerdì 7 ottobre 2022

UN CARICO ABBONDANTE

Siamo in autunno ormai e quindi perché non raccontarvi la storia di un paio di stivali tipici per la stagione in cui ci troviamo ed anche per quella a venire. Le temperature si abbassano e quindi torniamo a coprirci e le donne magari a calzare stivaloni al ginocchio come quelli che vi mostro di seguito.




Queste calzature appartenevano ad un’amica con cui ci avevo provato ed ero riuscito a portare a casa solamente un servizietto orale.




In una delle visite a casa sua, nel periodo in cui stava utilizzando questi stivali, riuscii a intrufolarmi nel bagno del piano superiore e mettere le mani su di loro.




Si trattava di stivali che coprivano il ginocchio, in pelle nera e con un piccolo tacchetto squadrato. Erano molto morbidi al tatto e mentre nel lato esterno erano integri, lungo quello interno avevano una piccola zip che ne favoriva la calzata.




Invogliato da quella apertura che mi permetteva di vedere con chiarezza la soletta interna, decisi di infilarci dentro la mano, prima dalla zip e poi direttamente all’apertura superiore. In quel modo potei portare le mie dita a contatto con la parte più profonda e nascosta dello stivale.




Ovviamente il mio cazzo rispose a quella situazione con una vistosa erezione. Dovevo assolutamente darmi piacere, così, una volta liberatolo da pantaloni e mutande, non ci pensai un altro secondo a infilare il mio membro dentro la calzatura.




Mi masturbavo maneggiando quelle calzature. Sfregavo il mio cazzo lungo la pelle esterna, liscia e pure in quella interna, felpata. Alternavo le cose perché volevo che ogni centimetro di quegli stivali assaporassero il mio membro e il liquido preseminale che ne fuoriusciva.




Li stavo usando come se fossero un guanto.




Nel giro di pochi minuti, poi, sentii crescere in me il liquido seminale, così una volta portato lo stivale sotto al cazzo presi ad eruttarci dentro tutto il mio sperma, schizzandolo come potete vedere dalla fotografia.




Dopo essere venuto con un’abbondante quantità di sborra nello stivale, mi misi ad immortalare le gocce che colavano verso il basso all’interno di questo. Ne avevo fatta davvero parecchia e decisi di concludere pulendomi la cappella nei pressi dell’apertura laterale, vicino alla zip, nella speranza che oltre a rimanere, quelle tracce potessero essere toccate dalle dita della ragazza.



Prima di riporre gli stivali al loro posto, ovviamente senza averli puliti, non mi rimase che scattare una fotografia della soletta interna della calzatura, sulla quale ormai di era depositato davvero tanto liquido seminale.  

 

 

Fine.