lunedì 8 aprile 2019

GLI STIVALETTI DI CAROLA


Mi trovavo a casa di un compagno di classe e mentre ero intento a giocare alla Play Station con lui non aspettavo altro che sua sorella Carola lasciasse l’abitazione. Non certo perché fosse brutta, antipatica o ficca naso, bensì perché non vedevo l’ora di salire al piano di sopra e recarmi nella sua stanza alla ricerca di un paio di stivaletti che le avevo visto ai piedi alcuni giorni prima. Colsi l’occasione non appena la ragazza uscì di casa circa un quarto d’ora dopo. Feci di tutto per farmi uccidere nel videogame a cui stavo giocando e così dopo aver passato il joystick al mio amico, con la scusa di recarmi al bagno salii al piano di sopra.




La porta della stanza di Carola era aperta e dopo esserci entrato trovai quello che cercavo su di un tenero tappetino a forma di cuore.





A fianco a loro vi erano un paio di calzini ma non essendone un gran estimatore, almeno per quello che riguarda quelli di spugna, mi volli concentrare sulle calzature. Con la mia inseparabile fotocamera presi a scattare qualche immagine anche alla soletta interna che appariva molto liscia ed invitante.





Quindi fu il momento di apprezzare le suole e i talloni di quei graziosi stivaletti. Come potete ben vedere voi stessi apparivano decisamente usurate.





Eccitato dagli stivaletti di Carola che tra le altre cose era davvero una bella ragazza, una mora dal fisico statuario, decisi di estrarre il mio pene parzialmente in tiro e cominciare a farlo scivolare sopra la pelle scamosciata di quelle calzature.





Dopodiché non resistetti a infilare dentro gli stivaletti il mio cazzo in tiro. Poi, una volta che il mio membro fu avvolto dalla morbida pelle interna presi a segarmici con foga, immaginando di scopare Carola.





Dopo un po’ mi accorsi come stesse trascorrendo troppo tempo e questo poteva insospettire il mio amico. Levai pertanto il mio cazzo dallo stivale e tornai a rimirarlo pregustando quello che da li a breve sarebbe accaduto.




Perciò lasciai lo stivaletto sulla scrivania mentre con la mano destra non smettevo di masturbarmi.





Avevo deciso di venire dentro la calzatura e così prima di farlo volli per un’ultima volta immortalare la soletta interna come meglio potevo.





Quindi presi a masturbarmi con maggior foga e nel giro di pochi secondi esplosi in un’abbondante sborrata all’interno dello stivaletto di Carola. Terminati gli schizzi potei constatare la presenza di due pozzette sulla soletta interna, di cui una decisamente più vasta. Soddisfatto pensai a come rimettere a posto quelle calzature perché il desiderio di lasciare quel liquido fresco e pronto per il contatto col piede della ragazza era fortissimo.




Presi allora i calzini di cotone lasciati sul tappeto e li riposi ciascuno all’interno di una calzatura, senza pulire lo sperma contenuto in quella di sinistra, in quel modo avrei fatto si che lo sperma si sarebbe asciugato parzialmente per mezzo del calzino. Altresì, se la ragazza avesse deciso di rimettere il calzino, questo sarebbe stato impregnato di liquido seminale, altrimenti lo sarebbe stata solamente la soletta interna. In entrambi i casi, avrebbe beneficiato del mio ricordino.


Fine.