domenica 7 maggio 2023

TRA I BINARI

Salita la rampa di scale che portava al primo binario mi misi subito alla ricerca di qualche donna che calzasse stivali. Non ne reperii purtroppo anche se quello che trovai non fu affatto male.




Dinnanzi a me vi era infatti una bella biondina, seduta su un muretto intenta a mangiare un panino. Guardandole i piedi notai subito come calzasse delle ballerine sgargianti di colore giallo.




Già la visione era di livello, non vi dico quanto mi arrapai quando subito dopo la vidi dondolare per qualche secondo la scarpetta sollevata da terra. Fu un gesto repentino ma che lo colsi prontamente sperando altresì che ben presto si ripetesse.




Quando qualche istante dopo vidi la ballerina flettersi sperai di vedere nuovamente l’effetto di distaccamento dal piede ma la ragazza invece controllò la calzatura in modo da evitarlo.




La biondina, passata poi dal mangiare un panino al fumare una sigaretta non smetteva di muovere le proprie scarpe, flettendole come se volesse liberarsene. Tuttavia non ebbi più modo di scorgere il suo piedino.



La immortalai un’ultima volta prima di dover mettere via la fotocamera visto che la giovane si alzò e si diresse verso di me per poi salire su un treno appena giunto.




Non appena il convoglio ebbe lasciato la stazione ecco che al di là dei binari, sulla banchina notai una giovane, anch’ella in jeans ma questa volta con indosso un paio di stivali neri col tacco. Ero troppo distante e non avevo il tempo per scendere nel tunnel sotterraneo e raggiungerla. Maneggiai così la fotocamera tanto da riuscire a scattare queste due fotografie. Per la prima non dovetti impiegare molta fatica mentre a fare la seconda ammetto che dovetti contorcermi un pochino per zumare e riuscire ad inquadrarla.



Non mi rimase che cercare qualche altra preda visto che la stivalata di cui sopra si era subito infilata nel treno sopraggiunto in stazione. Fu così che mentre camminavo notai una giovane seduta su di una panca in sasso e poiché calzava degli stivali neri decisi di sedermi dalla parte opposta la sua e quindi, abbassando la fotocamera quasi all’altezza del pavimento, cominciai a riprenderle le gambe.




Quando la donna pochi istanti dopo essermi seduto fece per alzarsi pensai come l’opportunità fosse sfumata. Ma per fortuna mi sbagliavo.




Infatti la donna qualche istante dopo tornò a sedersi proprio alle mie spalle. Riaccavallò le gambe e quindi io non dovetti interrompere la mia azione. Non riuscivo a vedere cosa stessi riprendendo ma tenevo posizionata la camera nella maniera che ritenevo più opportuna per registrare i suoi stivali.




Le riprese durarono qualche minuto e sfortunatamente non ebbi modo di registrare particolari movimenti delle caviglie e gambe della ragazza.



Poco dopo l’arrivo del convoglio ferroviario della ragazza fece si che questa si sollevasse per allontanarsi e poi salire su di una carrozza. Non mi rimase che aspettare il mio treno e rivedere le riprese riguardanti le tre donne.  

 

 

Fine.