Ormai avevo preso una vera
cotta per gli stivali di Mirella. Lei continuava ad indossarli e nel corso
delle due settimane successive feci altre due capatine alla lezione di yoga.
Tutto ciò aveva un che di strano perché non riuscivo a capire come mai mentre
da un lato aveva fatto una faccia che tutto pareva fuorché essere contenta,
dall’altra parte continuava a indossare quegli stivali a cui non risparmiavo i
miei regalini di sperma.
Mentre di lei non avevo più
notizie, da un lato ammetto come cercassi di evitarla, dall’altra non potevo
fare a meno delle sue calzature.
Qualche breve fotografia e poi
una nuova sborrata negli stivali, densa, bianca, calda ed accumulata nei pressi
della soletta interna.
Sempre al loro posto li
trovavo. Sempre in quell’armadio dentro quello spogliatoio, facile da
raggiungere.
Erano diventati come una droga
per me, non ne potevo fare a meno. Più il tempo passava, più li sborravo. E
l’odore dei piedi di Mirella che continuava ad usarli, unito a quello della mia
sborra facevano si che emanassero un odore sempre più rancido ma allo stesso
tempo inebriante. In questa foto potete notare quanto fossi eccitato e così
spinsi il mio cazzo dentro uno stivale grazie alla zip laterale. Mi segai come
un forsennato cercando di spingere il cazzo più in fondo che potevo.
Anche questa volta al mio
orgasmo riversai un mare di sborra nella punta dello stivale.
Ricordo che dovetti
trattenermi al momento di venire, placare i miei grugniti. Spinsi il cazzo più
dentro che potevo, volevo arrivare fino al fondo, fino alla punta dove si
posavano le dita dei piedi della mia amica. Mentre schizzavo la pensavo, immaginandola
quando diversi minuti dopo avrebbe ingenuamente infilato il suo piedino la
dentro immergendolo in una pozza di sperma. Avrei voluto essere li per
godermela ma purtroppo ciò non accadde.
Quando stavo rimettendo gli
stivali al loro posto ecco che notai questa macchia sulla pelle esterna della
calzatura. Non credevo ai miei occhi. Evidentemente l’accumulo era stato così
forte che aveva avuto risvolti anche esternamente. Mentre mi allontanavo,
dispiaciuto per non poter vedere la mia amica calzare i suoi stivali, mi
chiedevo se la macchia si sarebbe fermata o si sarebbe ingrandita. Non sapevo
che presto l’avrei scoperto comunque.
continua…
Nessun commento:
Posta un commento