giovedì 9 dicembre 2021

ALTRO CHE YOGA. 02 - Sospetti da sviare

Passarono alcuni giorni senza che io e Mirella avessimo alcun contatto. A scuola non l’avevo incontrata e telefonicamente non avevo ricevuto alcun messaggio. Io tantomeno mi ero fatto vivo, ero infatti convinto che si fosse accorta del bagnato all’interno del suo stivale una volta calzato ma pensavo come non avesse voluto affrontarmi, semplicemente pensavo avesse deciso di troncare e basta il nostro rapporto di amicizia. Invece, ecco che ad un certo punto ricevetti un sms da Mirella con cui dopo avermi chiesto come stavo mi chiedeva di riaccompagnarla alla lezione di yoga il giorno dopo. Pensai come si trattasse di una trappola, forse ora la ragazza voleva vederci giusto e avere la conferma di quanto accaduto così decisi di non andare e le risposi come purtroppo avessi un altro impegno. Invece, senza dirle alcunché, il giorno dopo, venuto a conoscenza da lei stessa dell’orario della lezione, di nascosto mi intrufolai nell’appartamento dove si svolgeva l’attività e quando ero sicuro che ormai tutti fossero impegnati andai nuovamente nello spogliatoio.




Trovatomi di fronte l’armadietto della scorsa volta ecco che fui fortunato nel rinvenire gli stivali che cercavo, posti di fianco ad un altro paio di scarpe. Per mia fortuna la mia amica se li era rimessi.




Con la mia fotocamera mi misi a scattare subito un nuovo book allo stivale sinistro. Prima una foto esterna e poi una interna.




Quindi punta e tallone, ravvisando i primi segni di cedimento della pellicina esterna.



Anche la suola confermava come la ragazza stesse usando con maggiore frequenza quelle calzature e ciò mi faceva davvero tanto piacere, soprattutto dopo averglieli sborrati.


Venne poi il momento di controllare l’interno dello stivale.



La soletta interna oltre ad avervi stampato sopra la taglia e la marca della calzatura emanava un discreto odorino.




A quel punto non mi rimase che masturbarmi e lasciarle un nuovo ricordino nello stivale.





Sebbene feci tutto molto di fretta riuscii a depositare una buona quantità di sperma sulla soletta interna che anche in questo caso difficilmente si sarebbe asciugata prima che la ragazza ricalzasse i suoi stivali.



Un’ultima fotografia della mia venuta e dovetti rimettere a posto le calzature di Mirella. Ero soddisfatto di quanto fatto ma avevo un unico cruccio, ovvero il non poterla aspettare e vedere nuovamente la sua espressione nel momento in cui avrebbe calzato lo stivale sborrato. Dovevo sviare qualunque sospetto nei mei confronti e così, come ero venuto, silenziosamente me ne andai da li.

 

 

continua…

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