giovedì 12 luglio 2018

NUOVO ANNO, NUOVA VICINA DI CASA. 02 – Nuovo incontro con gli stivali di Veronica

Il weekend successivo fu caratterizzato dal mal tempo, parecchia pioggia cadde a terra e in particolare un venerdì ricordo come piovve veramente forte da mattino a sera, incessantemente. Quando sentii Veronica rientrare a casa, questo infatti era il nome della mia nuova vicina di casa, la percepii maneggiare con l’ombrello prima e con i suoi stivali dopo. Fremevo dalla voglia di vedere in che condizioni fossero le sue calzature e fu davvero dura l’attesa ma poi, finalmente, potei mettere nuovamente gli occhi prima e le mani poi sui suoi stivali.


Erano li che mi aspettavano.




Con me avevo la mia solita macchinetta fotografica con la quale mi misi subito a scattare delle foto.




Ecco le suole degli stivali.




Gli stivali erano inzuppati d’acqua come anche dalle foto si può vedere.




Toccandoli mi si bagnarono le dita. Gli stivali erano completamente impregnati d’acqua, dalla punta al tallone e poi a salire lungo tutto lo stivale. Immaginai tutte le pozze che la mia vicina aveva calpestato tornando a casa e allora decisi di infilare la mano pure all’interno dello stivale per capire se anche esso fosse bagnato.



Con mia piacevole sorpresa pure l’interno dello stivale era tutto bagnato e scendendo dall’alto verso il basso l’umidità cresceva. La suola interna era zuppa e ciò stava a significare che gli stivali non avevano retto all’acqua e che Veronica doveva essersi sicuramente bagnata i piedi.




Immaginare la mia vicina coi piedi fradici in quegli stivali mi mandò in eccitazione totale. Avevo il cazzo che mi scoppiava letteralmente nei pantaloni.




Non potevo più resistere e così in preda alla foga mi sparai una violenta sega.




Ci volle poco per scaricare tutta la mia sborra su quei fottuti stivali.



Dalle ultime foto potete vedere il risultato della mia schizzata. Gli stivali della mia vicina ricevettero una bella sborrata. A quel punto decisi di non asciugare lo sperma ma bensì lasciarlo li perché si asciugasse col passare delle ore sulla pelle degli stivali. Coprii solamente lo stivale imbrattato di sperma con l’altro e quindi feci ritorno nel mio appartamento.
Il mattino del giorno successivo uscii presto di casa, prima di Veronica, così ebbi modo di vedere se lo sperma fosse asciugato. Purtroppo scordai di fare delle foto ma comunque vi posso assicurare che le chiazze bianche erano state assorbite, restavano delle macchie di bagnato che potevano essere scambiate tranquillamente per quelle dovute alla pioggia.


continua…

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