martedì 8 agosto 2023

DOPO GLI STIVALI TOCCA ALLE SCARPE DI GIULIA. 03 - Poker

Quest’ultimo capitolo che riguarda le decollete gialle di Giulia l’ho voluto intitolare “Poker” poiché comprende quattro differenti sborrate riversate nelle scarpe delle mia amica durante un periodo di vacanza preso dalla giovane. Riuscii a fare quanto tra poco potrete leggere poiché essendo venuto a sapere come la giovane sarebbe andata al mare coi suoi genitori per due settimane, decisi di prendere temporaneamente in prestito le sue scarpe per farlo loro compagnia durante quel lungo periodo. Così, qualche giorno prima della partenza, quando passai da lei a trovarla, riuscii dopo essermi defilato a prenderle le decollete gialle di nascosto dalla scarpiera per occultarle nello zaino che avevo con me. Quella stessa sera, a casa, mi feci la prima sega di seguito raccontata. 




Appoggiate le scarpe su una scatola presi a masturbarmi sopra di loro.




Ci vollero pochi minuti per iniziare a schizzare nella decollete sinistra del liquido bianco e cremoso.




Nel giro di pochi secondi il mio sperma andò a formare una pozzetta nella parte bassa della scarpa.




Immortalai infine la diffusione del liquido seminale all’interno della calzatura.




Il giorno seguente mi dedicai nuovamente alle decollete di Giulia.




Volli questa volta schizzare il mio piacere nella scarpa destra.




Cercai di colpire l’intera soletta interna così che nessun punto venisse risparmiato.




Fui molto soddisfatto anche di questo risultato.



Come potete vedere, anche in questo caso si era formata una discreta pozzetta di liquido nella decollete.




Invece qui abbiamo le immagini riguardanti la terza sega dedicata alle scarpette della mia amica.




Tornai questa a volta a sborrare la decollete di sinistra.



Ecco il risultato finale.




Il caldo e il tempo facevano si che il liquido seminale, da denso che era, in pochi istanti diventasse decisamente liquido.



Ecco una zoomata sul liquame.




Per par condicio l’ultima delle quattro sborrate riservate alle calzature della mia amica la concentrai sulla decollete destra.




In ogni occasione, al lavoro manuale avevo accompagnato pensieri sconci su Giulia. La pensavo al mare coi suoi genitori, magari impegnata a farsi scopare da qualcuno. Avrebbe dovuto portare con se quelle scarpe e non lasciarle nelle mie mani visto come le stavo conciando.




Anche il quarto potente orgasmo mi regalò un’abbondante goduta nella calzatura.



Dalla vista laterale della scarpetta si posso anche notare gocce e striature di sborra che hanno interessato la pelle esterna della decollete.




Avevo regalato alle scarpe della mia amica un bel poker di sborrate. Mi avevano tenuto compagnia per gran parte delle vacanza di Giulia. Quando ormai mancavano pochi giorni al suo ritorno decisi di risparmiare le sue calzature da altre godute visto che comunque il tempo impiegato dal liquido seminale per asciugarsi non era brevissimo e quindi non potevo rischiare. Infatti gliele avrei dovute rimettere alla prima occasione utile nella scarpiera e dovevo farlo quando erano ormai asciutte non volendo assolutamente ripulirle.



Queste ultime immagini raffigurano dettagli interni delle scarpe gialle.



Guardando attentamente come feci qui sopra notai delle macchie gialle, residui di sborra ormai seccata. Per accorgersene Giulia avrebbe dovuto avvicinare la calzatura al viso e probabilmente si sarebbe accorta anche dell’odore rancido che la stessa emanava. Era un rischio che però ero naturalmente pronto a correre perché mi eccitava troppo immaginarla vivere quella situazione.



Per finire ecco anche le bollicine, venutesi a formare nella parte posteriore della scarpa, ovvero in quella dove andava a poggiare il calcagno. Non credevo ai miei occhi quando me ne accorsi. Era la prima volta che notavo una cosa simile e non sapevo spiegarmi come potesse essere successo. Tuttavia era divertente e pertanto non volli anche in questo caso alterare quanto stavo vedendo. Tenni così da parte le scarpe di Giulia, per l’esattezza fino a quando non mi contattò qualche giorno più tardi per avvisarmi di essere tornata. Trovai una scusa per vederla anche se non andavamo più a scuola in quel periodo. Non potevo rimanere con le sue decollete. Temevo che potesse accorgersene della loro assenza. Fortunatamente il giorno che riportai le scarpe a casa sua lei non mi disse nulla e nessuno se ne accorse. Andai via più tardi dalla sua abitazione con il cuore che mi batteva a mille e il pene che mi scoppiava nei pantaloni. Le decollete della mia amica avevano ricevuto un trattamento di tutto rispetto e alla giovane ora non restava che riutilizzarle.  

 

 

Fine.

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