lunedì 14 maggio 2018

QUANDO UN’AMICA VIENE A TROVARTI. 01 – L’arrivo di Sonia


Questa storia non è recente, infatti successe diversi inverni fa, quando la mia amica Sonia decise di venirmi a far visita facendomi una gradita sorpresa. Vi chiederete come mai è stata così apprezzata la sua venuta a casa mia, ebbene perché la ragazza indossava un paio di fantastici stivali scamosciati, sopra al ginocchio di colore nero. Ebbi modo di vederglieli ai piedi appena scesa dal treno che l’aveva portata da me. Li aveva tenuti su per tutto il viaggio, approssimativamente almeno 8 ore e non avevo dubbi che avrebbero emanato un certo odore appena levati. Giunta a casa fu lei stessa a dire di volerseli levare per mettersi comoda. Così, non appena mi lasciò per andare a farsi una doccia ne approfittai per stare un po’ con le sue calzature.





Sonia aveva lasciato gli stivali nella stanza che le avevo dato, quella per gli ospiti, proprio vicino all’armadio.





Naturalmente mi avvicinai agli stivali con la mia macchina fotografica per scattare qualche foto.





Devo ammettere come da quegli stivali uscisse una discreta puzza. Evidentemente Sonia li aveva usati tutto l’inverno e quella sarebbe stata ancora una delle ultime volte che li avrebbe indossati prima di riporli in qualche armadio o scarpiera, in attesa forse del prossimo autunno\inverno.





L’istinto di afferrarli per guardarli meglio fu innato.





Erano degli stivali davvero sexy.





Ecco qualche immagine delle suole e dei talloni non troppo usurati.


Come si vede apparivano, sebbene usati, ancora in buone condizioni.






Anche lungo il gambale si intravedeva qualche macchia. Che qualcun altro con la nostra passione li avesse già sverginati?




La voglia di sfogarmi con quegli stivali era davvero alta ma purtroppo sentii poco dopo l’acqua della doccia arrestarsi, capendo così come Sonia aveva terminato di lavarsi. Rimisi quindi gli stivali come li avevo originariamente trovati e uscii dalla stanza.


Qualche ora dopo, mentre la mia amica si era addormentata sul divano guardando con me la tv, sgattaiolai nuovamente nella sua stanza ove ancora stavano i suoi fantastici stivali. Questa volta però non persi l’occasione di divertirmi con loro.



Mentre sentivo l’odore uscire dagli stivali, scaricavo in loro una bella e violenta sborrata.


Lasciando anche una piccola goccia sul collo dello stivale destro. Ecco qualche immagine della schizzata.







Lunghi schizzi dritti in fondo agli stivali.



E infine, le immagini delle gocce cadute fuori lungo lo stivale, all’altezza del collo del piede.



Il giorno successivo io Sonia andammo in giro per la città e la cosa fantastica fu che la ragazza indossò proprio questi stivali. Per me era davvero eccitante saperla coi piedi in ammollo nella mia sborra. Ricordo che la osservai quando li indossò e non disse alcunché mentre lo faceva. Ho pensato, perciò, che il mio seme si dovesse essere asciugato per bene durante la notte.
Poi, una volta tornati a casa, alla sera, tenemmo una festa, con altri amici ed amiche. L’alcool e la presenza di Sonia e dei suoi stivali mi mandò ancor più fuori di testa. Qua sotto potete vedere un’immagine scattata quella sera.



In questa foto potete ammirare Sonia salitami sulle spalle. La cosa naturalmente più eccitante è stato quando per aggrapparsi, la stessa ha incrociato le sue gambe intorno alla mia vita. In quel modo, in più di un’occasione ho avuto la possibilità di sentire i suoi stivali sfregarmi sul pacco. Ciò potete immaginare quanto mi abbia tremendamente eccitato. Avrei voluto slacciarmi i jeans, abbassarli insieme alle mutande e tirare fuori il mio cazzo in piena erezione. A quel punto Sonia avrebbe dovuto farmi una gran bella sega coi suoi piedi coperti da quei fottuti stivali. Alla fine ci sarebbe stata una tremenda sborrata proprio su quelle calzature.
Purtroppo questo è quello che avrei voluto fare ma purtroppo non è successo. Quello che ho fatto però, oltre a sentire gli stivali contro il pacco, è stato stringerglieli alle caviglie, sentire la loro pelle scamosciata mentre li indossava e ad un certo punto infilaci dentro le mani cercando di sfilarglieli. Uno stivale sono stato anche in grado di levarglielo ma purtroppo l’amica che ci ha scattato la foto non ha ripreso quella scena. Sonia era imbarazzatissima appena lo stivale è caduto per terra. Al piede aveva un classico calzino di cotone bianco che tutto il giorno era stato a contatto con il mio sperma. A quel punto la ragazza scese dalle mie spalle per rimettersi lo stivale che intanto, sfortunatamente non era stato afferrato da nessuno ma rimasto sul pavimento. Anche lei, parecchio alticcia non smetteva di ridere mentre a fatica si rimetteva lo stivale. Potete solo immaginare quanto fossi eccitato in quel momento.
Per questo motivo, più tardi, quando ormai la festa era finita, decisi di sfogarmi. Entrai nella camera da letto di Sonia e mentre lei dormiva presi i suoi stivali. Quindi li portai con me in bagno dove, dopo averli annusati, li posizionai come potete vedere dalle foto.


Avevo il pene completamente duro, anche per quanto successo durante la serata e di cui ho già avuto modo di raccontarvi. Comunque, ho iniziato subito a masturbarmi con forza ed ecco il risultato.



Il primo schizzo.



A cui ne seguono molti altri.



Una pioggia di sperma si è abbattuta su quegli stivali.



Ero davvero carico e voglioso.



Poco dopo le ultime gocce.



Entusiasta terminai la sborrata, rimettendo il mio cazzo nei pantaloni.



La sborra aveva colpito entrambi gli stivali.



Ero compiaciuto di quanta sborra avevo riversato sugli stivali di Sonia.


A quel punto, non potendo riportare gli stivali in camera, in quelle condizioni, decisi di spalmare la sborra che avevo prodotto lungo il gambale dello stivale, in modo che potesse venire assorbito più facilmente e lasciare meno tracce.



Ecco il risultato. Il giorno dopo mi svegliai pronto per accompagnare Sonia alla stazione. Ormai era giunto il momento per lei di lasciarmi. Facemmo colazione come se nulla fosse, ricordando alcuni episodi divertenti della serata passata con gli amici. Poi fu il momento di prepararci e mentre lei si trovava in bagno ne approfittai per recarmi nella sua stanza per controllarle gli stivali.


Come potete vedere, sugli stivali si potevano notare ancora le macchie della sborrata della sera prima. Devo ammettere come fossi un po’ preoccupato che Sonia se ne potesse accorgere.



Qua le macchie di sperma si possono vedere ancora meglio. La pelle dello stivale non aveva ancora assorbito del tutto il liquido. Non avevo, tuttavia, alternative, se non sperare che la mia amica non si accorgesse di nulla. Purtroppo questo non accadde, infatti, poco dopo, per l’esattezza dopo essersi vestita e quando ormai eravamo pronti per uscire, Sonia mi raggiunse in salotto ove mi disse subito di guardare come fossero ridotti i suoi stivali. Io diventai rosso ed ero totalmente in imbarazzo mentre glieli guardavo. La ragazza li aveva indossati e indicando le macchie si interrogava su cosa potesse averli sporcati. Fu eccitantissimo vederla pochi secondi dopo passare le sue dita sulle macchie di sborra e portarsele al naso. Cercai allora di inventare una scusa e le dissi come magari qualche bevanda, ieri sera, alla festa ci fosse caduta sopra. Lei odorando le dita macchiate di sperma quasi asciutto mi rispose che non sentiva nessun odore. Rimanemmo ancora qualche istante a fissare quegli stivali sborrati quando poco dopo lei stessa disse come per fortuna fossero neri e le macchie non si vedevano un granché. Io la assecondai e poi per cambiare argomento le dissi che avremmo fatto tardi se non uscivamo. Lasciammo pertanto casa in direzione della stazione. Mentre camminavamo parlavamo del più e del meno anche se io non riuscivo a staccare gli occhi di dosso dai suoi stivali. Li avevo conciati per bene, sia dentro che fuori, ma era quello che Sonia si meritava non avendo voluto venire a letto con me.


continua…

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