Durante le vacanze pasquali sempre
dello scorso anno ho nuovamente avuto modo di fare ritorno a casa di mia cugina
Giovanna. Naturalmente non facevo altro che aspettare il momento giusto per
andare al bagno e potermi finalmente rincontrare con gli stivali della mia
cuginetta che si trovavano nella scarpiera. Prima di arrivare avevo nuovamente
dato un’occhiata alle immagini da lei postate su facebook. In particolare mi
ero soffermato su questa.
Non vi nascondo che mi faceva
diventare il cazzo veramente duro e pertanto, non c’è voluto molto per andare
al bagno e frugare nella scarpiera. Ai piedi della scarpiera, appena dopo
essere entrato nel bagno ho avuto una bella sorpresa. Infatti, ho trovato
subito gli stivali tipo “indianini” che Giovanna indossava proprio nella foto
che sopra ho postato.
Ho preso subito la mia
macchina fotografica e ho scattato qualche fotografia. Poi ho messo il mio naso
dentro questi stivali ma devo ammettere che non avevano un odore molto forte e
non erano nemmeno più di tanto usurati. Per questo motivo mi sono messo alla ricerca
degli altri stivali, quelli grigi col tacco. Una volta trovati mi sono subito
abbassato i pantaloni e ho cominciato a masturbarmi. Non ci ho messo molto e
quindi ho aperto la zip di uno stivale.
A quel punto ho posizionato il
mio cazzo nello stivale e senza pietà mi sono lasciato andare sborrandoci
dentro.
Questo è il risultato, una
bella sborrata nel profondo del suo stivale, tutto per i suoi piedini. Ho
rimesso quindi gli stivali al loro posto ma non pago, tre ore dopo circa sono
nuovamente ritornato al bagno per ottenere il bis. Ecco infatti che cosa ho
fatto.
Una sega veloce anche questa,
per paura di essere scoperto ma con un ottimo risultato direi. Guardate bene i
grumi di sperma scendere verso il fondo dello stivale sino a scomparire.
Sistemati di nuovo gli stivali ho fatto ritorno dai miei famigliari facendo
finta di nulla. Guardavo mia cugina e parlavo con lei pensandola indossare i
suoi fottuti stivali da troia pieni di sperma caldo.
continua…
Nessun commento:
Posta un commento