martedì 24 aprile 2018

GLI STIVALI DA TROIA DI MIA CUGINA GIOVANNA. 01 – Una bella scoperta


Il giorno di Santo Stefano di un anno fa, appena dopo Natale, io e la mia famiglia siamo stati invitati a pranzo dai miei zii. Questi in particolare hanno una figlia, Giovanna, la quale ha compiuto i 18 anni appena la scorsa estate. E’ una ragazzina molto carina e non vi nascondo che con le sue foto di facebook mi sono masturbato alcune volte. Per iniziare ecco una sua immagine.




Il giorno del pranzo devo dire che purtroppo la ragazza non indossava nulla di interessante ma la bella scoperta l’ho avuta quando mi sono recato in bagno. Li, infatti, guardate cosa ho trovato.


I miei occhi non mi avevano tradito.



Dinnanzi a me c’erano alcune scarpe ma sono subito stato attratto da un paio di stivali di pelle grigi. Non ho perso tempo e li ho subito afferrati.


Erano degli stivali che arrivano sopra il ginocchio e con il plateau, degli stivali da vera troia.



La suola non era molto usurata come il resto degli stivali. Il tacco inoltre era bello alto, penso almeno 10 cm.



Non pensavo che mia cugina potesse avere degli stivali simili e nemmeno nelle sue foto in facebook l’avevo mai vista con indosso questi stivali da troia.



Notando meglio gli stivali mi sono accorto di come in certe parti la pelle si stesse staccando.



A quanto pare erano stati usati più di quanto avessi pensato.



So che Giovanna ama molto andare a ballare in discoteca e penso che li usi spesso in queste serate.




Poi ho dato un’occhiata all’interno degli stivali e con mio rammarico devo ammettere che gli stivali non puzzavano quanto sperassi.





In quel momento non avevo tempo per segarmi con quelle stupende calzature ma comunque mi venne in mente qualcosa.




Dopo aver aperto per bene lo stivale ci ho lasciato cadere dentro una discreta quantità di saliva.





Ecco il risultato. Potete vedere come la saliva scendeva nel profondo dello stivale. Dopo aver sputato negli stivali di mia cugina ho fatto ritorno in salotto e mi sono messo a sedere per mangiare. I miei occhi continuavano a guardare Giovanna mentre con la testa non facevo che pensare ai suoi stivali. Me la immaginavo mezza nuda, con addosso solamente un reggiseno e perizoma e quegli stivali da porca, intenta a scopare con qualche suo compagno di classe o chissà chi altro. Inevitabilmente mi stava facendo drizzare terribilmente il cazzo. Ho avuto il cazzo duro per tutto il pranzo e poi alla fine ho deciso di fare ritorno al bagno prima del dessert.





Velocemente ho preso in mano le calzature e le ho posizionate prima una di fronte all’altra e poi una sopra l’altra. Ho controllato di aver chiuso la porta del bagno e poi mi sono calato i pantaloni difronte agli stivali di Giovanna. Ho incominciato a segarmi ma prima ho aperto sul mio smartphone la pagina di facebook di Giovanna per trovare qualche sua foto che potesse accompagnarmi nella masturbazione.




Scelta questa immagine, una delle poche in cui lei indossava degli stivali, ho preso a masturbarmi con forte intensità.





Non sono riuscito più a resistere e quindi ho sborrato sugli stivali.




La sborra ha incominciato a colare dallo stivale più in alto su quello in basso. Avrei voluto lasciare quegli stivali da puttana in quello stato, macchiati di sborra ma non potevo. Mi sarebbe piaciuto che Giovanna li avesse trovati così e poi magari avesse usato la sua lingua per pulirli ma non potevo. Così ho deciso di spalmare la sborra sugli stivali pulendoli come meglio potevo.


continua…

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