sabato 12 gennaio 2019

UN DOLCE WEEKEND. 01 - Doppia sborrata per gli stivali di Monica

Diversi anni fa ebbi modo di trascorrere un weekend invernale in compagnia di alcuni amici, nell’appartamento di uno di loro, non utilizzato dalla sua famiglia e quindi a nostra completa disposizione. Non appena ebbi raggiunto gli altri, fui estasiato nell’incontrare Monica, una ragazza molto avvenente e sexy, fino a quel giorno a me sconosciuta, che per l’occasione indossava degli stivali grigi. Non erano certo i più invitanti che avessi mai visto ma portati da lei facevano tutto un altro effetto. Pertanto, non appena ne ebbi l’occasione, cercai con successo di scattare qualche fotografia della ragazza in stivali.



Scattai quelle fotografie di nascosto ovviamente ma ebbi come l’impressione che la ragazza avesse fiutato qualcosa, così abbandonai ogni proposito di farne altre ma non mi diedi per vinto, restando fiducioso che presto avrei messo le mani su quelle calzature.



Così accadde alcune ore più tardi, quando nel pomeriggio la ragazza decise di levarsi gli stivali qui sopra immortalati, facendo come del resto tutti altri noi ragazzi per stare più comodi.



Travata l’occasione giusta mi defilai e una volta in bagno, mentre gli altri erano impegnati a preparare la cena, io ne approfittai per incontrare gli stivali di Monica che si trovavano abbandonati nei pressi del lavandino, in un angolo sul pavimento.



Le calzature sembravano ancora in ottime condizioni e il tacco degli stivali sebbene usurato come la suola aveva ancora parecchi chilometri da percorrere.



Maneggiandoli accresceva in me il desiderio di divertirmi con loro e la presenza di una zip laterale mi fece venire l’idea di poterci infilare dentro il mio cazzo ormai in tiro da diversi minuti.


Deciso a scoparmi quelle calzature non persi ulteriore tempo e dopo essermi abbassato i pantaloni infilai il mio pene duro dentro lo stivale, cominciando a segarmi con foga e pensando a Monica.


Non pago ma completamente eccitato mi misi a far scorrere il cazzo lungo la pelle dello stivale non interrompendo la masturbazione.


Sentendo il piacere crescere in me decisi di posare lo stivale sul bidet e quindi mi preparai a venirci sopra.



Nel giro di pochi secondi mi scaricai completamente sullo stivale, imbrattandone la pelle esterna.


Non mi rimase, a quel punto, che spargere l’intera sborra lungo la pelle dello stivale. Una volta terminato il lavoro fatto con un po’ di carta igienica poeti rimettere gli stivali al loro posto.


A quel punto feci ritorno, molto più rilassato dai miei amici, pronto a gustarmi la cena e chissà, magari un bis degli stivali di Monica. Infatti, mentre mangiavo, non facevo che osservare la ragazza e ripensare a quanto appena fatto. Lei era radiosa, scherzava con tutti, sembrava molto semplice e detto francamente, appariva anche decisamente troia. Quando l’alcool cominciò a farci straparlare, nel prosieguo della serata ebbi modo di confrontarmi con alcuni dei miei amici più cari. Mentre le altre ragazze se ne stavano tra loro, Monica era sempre insieme a qualche maschio e pertanto dava un’impressione di se sempre più lasciva. Coi miei amici commentavamo il suo corpo, il suo culetto stretto e sodo fasciato dai jeans che indossava, le labbra carnose che chissà quanti cazzi avevano già assaporato, ecc…ecc…. Insomma, tutti quei discorsi mi fecero nuovamente arrapare. Così, una volta che tutti andarono a letto, per me fu l’occasione buona di ritornare dagli stivali della ragazza che in bagno ancora si trovavano.



Girata la chiave, chiusa quindi la serratura, mi avventai come un lupo famelico su quelle calzature. Una volta prese in mano, presi a masturbarmi con esse come prima.


Pensavo continuamente a Monica e a come avrei voluto infilarle il cazzo che ora passavo lungo i suoi stivali nella sua boccuccia.


Ero davvero arrapato e pronto a riempirle nuovamente lo stivale di fresco sperma appiccicoso.



Appoggiata la fotocamera in modo da riprendere la scena mi apprestai a venire questa volta dentro uno degli stivali della ragazza.




Lo stivale posizionato sotto il mio cazzo cominciò a ricevere il mio liquido seminale.



Ecco un terzo schizzo finire nella calzatura.



Provai davvero tantissimo piacere a scaricami negli stivali di quella ragazza che in quel momento stava dormendo ignara in una stanza poco distante.



Ormai avevo quasi terminato.



Ancora un ultimo getto dritto dritto nello stivale di Monica.



Infine si può notare come a seguito dello scrollamento finale un grumo di sperma bianco fosse finito sul tessuto in lana che caratterizzava la parte superiore degli stivali.


Guardai quanto fatto e soprattutto questa impronta che avrei lasciato sulla calzatura che come del resto quelle finite più in profondità, decisi di non ripulire, anzi le avrei lasciate, poiché riposi lo stivale sborrato sul pavimento.


Prima di ciò volli però osservare meglio quanto fatto, così diedi subito una veloce sbirciata dall’alto.



A quel punto immortalai il risultato della sborrata.



Sebbene buona parte del liquido seminale avesse impregnato il gambale interno dello stivale, la maggior parte si era depositata sulla soletta interna.


Soddisfatto di quanto fatto riposi lo stivale a fianco dell’altro e quindi potei finalmente andare a letto felice e contento.


continua…

Nessun commento:

Posta un commento