lunedì 8 ottobre 2018

GLI STIVALI DELLA SORELLA DI CRIS. 02 - Ancora gli stivali di Zaira


Dopo essere stato riaccompagnato da Cris a casa, incominciai già a ripensare a quanto fatto quella sera e soprattutto a programmare una nuova visita al palazzetto dello sporto e specialmente agli stivali di Zaira. Fu così che la volta successiva che incontrai il mio amico, cercai di informarmi sui giorni in cui la sorella svolgeva i suoi allenamenti di volley. Così, il primo giorno disponibile, mi recai nuovamente alla palestra, più o meno allo stesso orario della volta precedente. Mi intrufolai nuovamente negli spogliatoi, anche questa volta privi di sorveglianza, per ritrovarmi con gli stivali della sorella di Cris. 




La prima cosa che feci dopo aver preso gli stivali e averli portati nel bagno fu di guardare al loro interno. Non mi aspettavo di vedere delle tracce così marcate come quelle che potete vedere nelle immagini seguenti.





Il gambale interno dello stivale in cui avevo schizzato il mio sperma la volta scorsa, ora era chiaramente segnato da delle macchie gialle, ben visibili a contrasto con il colore nero della pelle interna. Lo sperma che avevo riversato dentro quella calzatura si era asciugato e aveva assunto quel colorito così evidente.





A quel punto, volendo scattare qualche altra nuova fotografia, presi lo stivale destro e lo appoggiai sulla cassetta attaccata al muro.




Quindi mi misi a visionarne l’interno. Era immacolato, pulito, proprio come l’altro prima che lo impregnassi della mia sborra. Le mie intenzioni erano chiare, volevo masturbarmi nuovamente e questa volta facendolo in questo stivale pulito. Tuttavia le cose non andarono come avrei voluto. Fui scosso da un rumore che sentii provenire dallo spogliatoio. Preoccupato di venire scoperto rimasi in silenzio, congelato dalla paura. Rimasi in attesa per alcuni minuti, cercando di capire se nello spogliatoio fosse giunto qualcuno. Preoccupato dalla situazione ritenni come non fosse più il caso di masturbarmi. Così, decisi di evitare di segarmi ma non potendomene andare lasciando quello stivale immacolato, decisi di lasciargli comunque qualcosa dentro.





Dopo essermi posizionato sopra la calzatura, lasciai che un grumo di saliva cadesse dalla mia bocca dentro lo stivale.





Quindi venne il momento di un secondo sputo.





Infine un terzo grumo di saliva raggiunse i precedenti.




Ecco il risultato di quella colata di saliva. Il liquido si era accumulato sulla soletta interna. Ovviamente non avrebbe avuto lo stesso effetto dello sperma, ovvero macchiare la calzatura, ma almeno avrebbe bagnato il piedino della sua proprietaria quando lo avrebbe infilato dopo l’allenamento.





Non pago di quanto fatto e rassicurato dal non aver più udito alcun rumore provenire dallo spogliatoio presi lo stivale sinistro e scattai qualche immagine del suo interno, dall’alto, dopo averlo appoggiato sulla turca.





Anche in questo caso lasciai cadere all’interno dello stivale un primo flusso di saliva.



A cui ne seguì un secondo.



E infine un terzo piccolo grumo.


Compiaciuto del risultato scattai una fotografia per meglio immortalare quanto fatto. Anche in questo stivale ci sarebbe stata una buona dose di saliva per il piede di Zaira.



Mi misi così a muovere lo stivale su e giù, in modo da far scorrere la saliva lungo la soletta interna della calzatura. Dopodiché uscii dal bagno e riposi gli stivali da dove li avevo presi. Con il cuore che mi batteva a mille lasciai il palazzetto. Aspettai fuori dallo stesso per almeno un’ora, fino a quando Zaira non uscì accompagnata dal padre. Notai come stesse parlando con lui animatamente e come ai piedi non indossasse gli stivali bensì delle scarpe da ginnastica. Percepii come avesse un’espressione cupa in volto, oserei dire arrabbiata. Pensai così come probabilmente avesse indossato gli stivali, trovandoli bagnati all’interno. A quel punto chissà come avrà reagito o detto dinnanzi alle compagne di squadra. Poi, penso si sia asciugata i piedi se li avesse indossati senza calzini o avrebbe cambiato le calze se le avesse portate. Avrebbe quindi rimesso le scarpe da ginnastica poiché asciutte e messo gli stivali nella borsa che portava con se a tracolla.


continua…

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