Un'estate in cui passai parte
delle mie vacanze al mare feci conoscenza con dei ragazzi
del posto. Erano un gruppetto di amici composto sia da maschi che da femmine.
L’attrazione della compagnia di amici era sicuramente una bella ragazza bionda
di nome Tilde. Non passava di certo inosservato il suo corpo e più precisamente
il suo prosperoso seno.
La ragazza e i suoi amici
erano molto simpatici e incominciammo ad uscire insieme. Un pomeriggio, insieme
ad un altro ragazzo andai a casa della ragazza, infatti ella ci aveva entrambi
invitati per il pranzo. Mentre stavamo gustandoci i piatti da lei cucinati fece
ingresso in casa la madre di lei. Si trattava di una bella donna e squadrandola
da capo a piedi notai come indossasse un bel paio di aggressivi stivali
bianchi. Immediatamente la qualificai come una milf.
Il rumore dei tacchi di quegli
stivali a contatto col pavimento risuonava nella casa e non poteva non
richiamare la mia attenzione. Vedere quella donna con quelle calzature ai piedi
mi provocò subito un discreto bozzo nei pantaloni.
Crebbe subito in me il
desiderio di mettere le mani su quegli stivali da troia.
La sorte volle assistermi,
infatti, la madre di Tilde, dopo essersi presentata ci disse che non sarebbe
rimasta molto a casa poiché delle amiche l’aspettavano per andare in spiaggia.
Ci lasciò quindi per andare a cambiarsi e riapparve circa una quindicina di
minuti dopo in tenuta da mare, ovvero canottierina, gonnellina e infradito
oltre naturalmente al costume.
Quattro chiacchere con la
figlia e poi dopo averci salutato uscì di casa.
Tilde ci disse che sua madre
lavorava part-time al mattino mentre al pomeriggio, in estate, amava sempre andare
in spiaggia con le amiche per curare l’abbronzatura.
Mentre l’altro ragazzo per
ingraziarsi la bella biondina l’aiutava nel lavare i piatti io ne approfittai
per defilarmi con la scusa di andare in bagno. Ovviamente mi misi alla ricerca
degli stivali bianchi.
Nel bagno non ci stavano e
così provai in una stanza che era la camera da letto della madre di Tilde. Ecco
che trovai quello che cercavo.
Gli stivali bianchi indossati
fino a 15 minuti prima da quella milf della madre della biondina erano stati
lasciati dalla donna dietro la porta e ora erano a mia disposizione. Senza
perdere tempo presi subito la mia fedele macchinetta fotografica, che porto
sempre con me, e mi misi ad immortalare quelle eccitanti calzature.
Gli stivali erano di pelle e
ad un primo sguardo sembravano parecchio usati.
Evidenti segni d’usura erano
presenti su ogni lato degli stivali, parte della pelle bianca era scrostata.
Erano proprio degli stivali da
troia.
La proprietaria doveva esserne
molto affezionata perché erano davvero conciati male quegli stivali ma ancora
la donna non se ne era disfatta.
Pure le suole e i tacchi degli
stivali non si presentavano certo in buone condizioni.
Dopo aver scoperto che la
taglia di queste calzature era una 38 volli vedere come si presentavano al loro
interno.
L’odore che proveniva
dall’interno degli stivali era molto forte e pungente. Il fatto che la donna li
indossasse durante l’estate e probabilmente non solo accresceva la puzza che
emanavano.
Ormai non resistevo più, il
cazzo mi scoppiava tra le gambe e avevo una tremenda voglia di segarmi con
quelle calzature.
Mi calai in fretta i
pantaloncini e dopo aver preso in mano il mio pene cominciai a sfregarlo sopra
quegli stivali da troia.
Poco dopo decisi di segarmi
stringendo il mio cazzo con lo stivale destro. Pensavo alla madre di Tilde che
fino a pochi minuti prima li indossava e grazie al forte odore che emanavano
non ci volle molto per sborrare.
Poggiai uno stivale a terra e
presi la mira.
A quel punto venni.
Dopo le prime gocce ecco degli
schizzi belli potenti.
La mia sborra continuava a
colpire l’interno di quello stivale da troia.
Fino a quando all’ultimo
schizzo seguirono le gocce finali.
Gli stivali della madre di
Tilde erano stati sborrati per bene e i segni del mio lavoro erano ben
visibili.
Dalle foto infatti si può
notare come all’interno dello stivale in cui venni ci fossero segni di colate
di sperma. Il liquido seminale infatti continuava a colare lungo l’interno
della calzatura fino a raggiungerne la suola.
Guardando all’interno dello
stivale ero molto soddisfatto di quanto avevo fatto.
Rimisi a quel punto gli
stivali per terra e dopo essermi risistemato feci ritorno dai miei amici come
se nulla fosse successo.
continua…
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