mercoledì 8 maggio 2024

DOPO LA MESSA

Passai tutta la messa a fissare le gambe di Rachele. Ero riuscito a sedermi a fianco a lei nei banchi della chiesa ma ovviamente non avevo potuto riprenderla. Fortunatamente, terminata la funzione religiosa, la ragazza venne insieme a tutti quanti in oratorio e li, nei pressi del bigliardo, riuscii nel mio intento.




Come potete notare dalle immagini la ragazza ovviamente calzava degli stivali. Insieme ci aveva abbinato delle calze velate color carne.




Gli stivali erano neri, scamosciati. Arrivavano sotto al ginocchio e avevano un tacco squadrato. Devo dire come non rientrassero tra i miei preferiti ma nel complesso la ragazza meritava di essere immortalata.




Poiché la lunghezza della gonna non andava oltre quella del piumino che indossava, le cosce di Rachele erano decisamente in bella mostra.




In queste altre immagini, rivolte principalmente alle calzature, si possono notare sia una zip lungo il gambale interno dello stivale che alcuni strass presenti nel lato esterno all’altezza della caviglia.



Qui invece ho sollevato il cellulare puntandolo direttamente sulle cosce snelle della giovane.




L’ambiente era divertente, si scherzava e si facevano battute. Io cercavo di seguire il discorso e di non guardare direttamente le gambe di Rachele. Non volevo dare nell’occhio.




A riprendere gambe e stivali ci pensava il telefono cellulare che tenevo in mano.




Ecco poco dopo un interessante movimento della ragazza.




Si trattava di un classico delle persone che indossano tacchi, ovvero fare perno su questi. Il motivo? Beh non gliel’ho chiesto. Forse si trattava di darsi un po' di sollievo oppure semplicemente qualcosa di naturale, di involontario. Comunque sia, posso ammettere di averlo trovato interessante.




Le risate di Rachele intanto erano fragorose. Per i presenti la sua attenzione veniva richiamata non solo per le cosce in bella mostra ma anche per la sua bocca larga. Chissà quanti, vedendola, le avranno dato della svergognata per l’abbigliamento e magari avrebbero voluto riempirle la bocca di cazzo per farla stare zitta.



Credo proprio come una bella imbiancata quelle cosce se la sarebbero davvero meritata magari al termine di una bella scopata, anche di gruppo.



Non penso di essere stato l’unico quel giorno ad avere avuto pensieri sporchi sulla ragazza. Spero anche di non essere stato l’unico ad averle tributato una bella sega una volta ritornato a casa.



Chissà infine se qualcuno, durante la settimana che ebbe a venire, sia andato a confessarsi con il parroco per le perverse voglie che Rachele ha avuto modo di instaurare causa il suo abbigliamento fuori luogo oppure se proprio don Ezio non abbia pensato di convocarla in confessionale per una bella ramanzina privata.  

 

 

Fine.

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