Lo confesso. Appena arrivato a
casa, dopo quanto fatto col bicchiere di caffè e riguardando le immagini che
avevo catturato di quegli stivali, mi tirai un mega segone. A parte questa digressione
che tenevo a raccontare, quando una mattina, in università, mi apprestai ad
utilizzare uno dei computer a disposizione degli studenti, rimasi di sasso nel
vedere chi stava già occupando la postazione.
Da questa immagine potete capire di chi si trattava. Ebbene si. Seduta alla scrivania c’era la ragazza a cui avevo macchiato gli stivali col caffè. Dopo un imbarazzo iniziale, appena entrato nella stanza, la salutai e questa ricambiò con un sorriso che non mi aspettavo. Mi chiese se dovessi utilizzare il pc e io le risposi affermativamente. Continuò dicendomi come aveva quasi finito e io la rassicurai come non avessi fretta. Nel frattempo, come avete capito, estratta la fotocamera cominciai a immortalare le sue calzature che si vedevano da sotto la scrivania.
Ero senza parole nell’aver
rivisto sia lei ma soprattutto i suoi stivali.
Con la scusa di raccogliere
qualcosa che feci cadere, riuscii ad ottenere questa immagine ravvicinata degli
stivali.
E qui invece l’ultima che
immortalai. Poco dopo infatti la ragazza si alzò e dopo aver preso le sue cose
lasciò la stanza. La salutai non prima di squadrarla da capo a piedi. Il cuore
mi batteva all’impazzata. L’incontro inaspettato mi aveva lasciato senza
parole. Era anche una bella ragazza, bionda con gli occhi azzurri. Altresì, da come
parlò, percepii un accento straniero, oserei dire teutonico. Che fosse una
ragazza in erasmus? È quello ipotizzai. A parte quello, la cosa che mi aveva
sorpreso maggiormente era che la giovane calzava ancora gli stivali grigi che
avevo macchiato col caffè. Quando misi da parte questi pensieri per dedicarmi
al vero motivo per cui mi trovavo li, ecco che ricevetti una nuova sorpresa. La
giovane infatti tornò nella stanza lasciandomi a bocca aperta. Mentre già
ipotizzavo potesse ricollegarmi a quanto fatto alle sue calzature ecco invece
che mi iniziò a fare domande su alcuni corsi che anche io frequentavo.
Fortunatamente voleva parlare di studio. Da li in poi proseguì una piacevole
chiacchierata e non solo.
continua…
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