Ho concluso il paragrafo precedente senza raccontarvi di come avevo lasciato la struttura. Beh, riposta la fotocamera utilizzai della carta igienica per rimuovere la grande quantità di sperma che avevo depositato sullo stivale. Incurante di potermi sporcare, nascoste nuovamente sotto la mia felpa riportai con non poca preoccupazione le calzature al loro posto. Venne quindi il momento di riparlare con la segretaria. Per mia fortuna era ancora impegnata così a distanza la ringraziai del tour e le dissi che mi sarei fatto vivo. Nei giorni a venire ero dibattuto. Da un lato temevo che quanto fatto potesse essere stato scoperto dalla proprietaria e dall’altro quel luogo era un potenziale bacino di seghe. Alla fine prevalse il desiderio animalesco di cacciare qualche altro stivale. Feci ritorno così all’Aquarium munito di borsa col cambio e quant’altro utile per fare attività sportiva. Mi iscrissi ed ebbi quindi accesso alla struttura. Le prime volte non ebbi modo di reperire nulla di interessante ma almeno mi potevo tenere in forma. Poi col passare del tempo mi imbattei in scarpe e stivali che avrò modo di mostrarvi col tempo a venire. Quindi siate pazienti. Intanto per concludere la storia degli stivali grigi godetevi il mio secondo ed ultimo incontro con loro.
Sul pavimento vi erano gli
stivaletti grigi della scorsa volta. Avvicinatomi compresi come fossero proprio
loro sebbene vi fosse una leggera differenza. La parte superiore infatti era
stata risvoltata.
Prima di prenderli mi avvicinai a loro. Giunto quasi sopra scattai questa fotografia. Venne quindi il momento di afferrarli e portarli con me per la seconda volta.
Raggiunto nuovamente un gabinetto prosegui nel fotografare gli stivali.
Ad un primo esame apparivano in perfette condizioni.
Un’occhiata a quello che sarebbe stato il mio obiettivo quel giorno.
Spostato il risvolto notai il danno che avevo arrecato la volta precedente.
Credo che se non vi fosse stata l’opportunità di usare questo escamotage, sarebbero già finiti in qualche bidone della spazzatura.
Dopo aver scattato queste
fotografie diedi il via ad una bella sega.
Ecco il risultato. Questa
volta scaricai il mio piacere all’interno di uno dei due stivali. Sebbene
alcuni goccioloni avessero colpito la tomaia laterale, la maggior parte dello
sperma si era depositato sulla soletta interna. La volta precedente avevo
ripulito quanto fatto, questa volta no. Pensai come queste scarpe avessero i
giorni contati. Tanto valeva accelerare questo procedimento. Tanto
l’abbonamento alla struttura l’avevo fatto, non sarei rimasto certamente a mani
vuote.
Fine.
Nessun commento:
Posta un commento