domenica 10 agosto 2025

ELISA, LA COLLEGA ANIMATRICE. 02 - Nascondino

Più i giorni passavano più l’amicizia con Elisa andava stringendosi. Passavamo molto tempo insieme ovviamente e oltre a provarci, quello che desideravo era tornare a mettere le mani sui suoi stivali bianchi. Quando un giorno, Carmine, il nostro “dirigente” ci spiegò cosa aveva in mente per il giorno successivo, pensai che forse finalmente era giunta un’altra possibilità. L’indomani, infatti, avremmo proposto agli ospiti della struttura il gioco “nascondino”. La differenza però era che quello che doveva essere nascosto era l’indumento di un’altra persona, preso di nascosto.




Per tale motivo, quando venne dato il via al gioco, io mi fiondai nella stanza di Elisa che come tutte le altre dei partecipanti, sarebbe dovuta rimanere aperta. Facilmente trovai gli stivali per terra una volta entrato.




Mentre immortalavo gli indianini bianchi, cercavo di pensare a quale scherzo gli avrei potuto riservare.



Forse avrei potuto metterci qualcosa dentro, riflettei mentre davo un’occhiata all’interno di uno stivale.




Poi li gettai sul suo letto.




Che voglia che avevo di scoparmeli.



Infilandoci dentro la mano ricercai la sensazione che avevo provato la prima volta che avevo messo loro le mani sopra, quando ancora erano sudati del viaggio che Elisa aveva fatto.



Ma dovetti tornare alla realtà perché non potevo più permettermi di rimanere nella sua stanza. Pertanto presi uno stivale e lo portai con me al di fuori del locale. Vagavo con quello stivale in mano per il villaggio, rischiando di essere visto. Ad un tratto, notando un bidone della spazzatura vicino ad un muro pensai bene di nascondercelo dentro.

 

 

continua…

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