domenica 10 agosto 2025

ELISA, LA COLLEGA ANIMATRICE. 04 - Un'altra ripassata

Su quanto accaduto Elisa volle tornare sull’argomento solo in un’altra circostanza. Lo fece per lamentarsi di quanto fattole, chiedendomi se sapessi chi avesse potuto farle quello scherzo. Io ovviamente feci il vago e la invitai a non crogiolarcisi troppo ma andare avanti. Lei mi confessò come non fosse più sicura di voler indossare quegli stivali perché il fatto che fossero stati a contatto con la spazzatura le faceva ribrezzo. Le consigliai di passar sopra le calzature una salviettina e di non farsi troppo problemi perché a mio parere, visto che non presentavano macchie evidenti, il burlone li aveva solamente appoggiati sulla spazzatura. Non so quanto la convinsi perché la vidi solo in un’occasione calzare quegli stivali. Almeno le strappai un sorriso e un abbraccio.



Queste che vedete di fianco agli stivali sono le scarpe che aimè Elisa preferiva indossare nelle serate. Mi spiace per gli amanti delle zeppe, visto che non lo sono, perché non mi sono dedicato a loro. Quindi non vi aspettate di trovare qualche foto di sborrate su di loro.



E’ invece ancora agli stivali che mi dedicai un pomeriggio quando entrai nella stanza di Elisa con il suo benestare per prenderle un farmaco.




Nel corso della capatina, ovviamente non potei non dedicarmi a loro rilasciando un altro po' di sperma contro la tomaia interna.




Fotografato quanto fatto ritornai da Elisa consegnandole quello di cui aveva bisogno.



Qui infine potete vedere i protagonisti di questa storia calzati da Elisa l’unica sera che decise di indossarli.



Vedere Elisa camminarci sapendo dello sperma secco che vi era impresso dentro mi mando su di giri. Non vi nascondo che ci provai spudoratamente con lei quella sera ma purtroppo Elisa non cedette. Se ne tornò in camera sola, senza prendere alcun cazzo. Peccato, se lo sarebbe meritato, in tutti i buchi.  

 

 

Fine.

ELISA, LA COLLEGA ANIMATRICE. 03 - Fiducia ripagata

Ci siamo lasciati con uno degli stivali di Elisa abbandonato in un bidone della spazzatura. Vi sarete sicuramente chiesti l’epilogo di quella giornata. Beh, la ragazza non lo ritrovò di persona, in realtà non si era nemmeno accorta della mancanza della calzatura. Fu, infatti, un altro partecipante al gioco che, cercando qualcosa di suo, trovò la calzatura nella spazzatura. La ragazza rimase di stucco quando le venne consegnato e il suo umore divenne nero quando apprese dove fosse stato reperito. Assistendo alla scena decisi di intervenire e nel tentativo di rasserenarla, dopo aver guardato lo stivale, le spiegai come almeno non si fosse sporcato. Nel consolarla mi offrii anche di riportarglielo in stanza.




Da queste immagini potete capire come ripagai Elisa della fiducia che ripose nei miei riguardi.



Una volta entrato in stanza, infatti, mi scaricai in uno degli stivali di tutta la carica erotica che avevo in corpo.




Questo è il risultato che immortalai. Decisi di non pulire quegli stivali perché tanto, anche se la ragazza li avesse ispezionati un’altra volta, la colpa sarebbe sicuramente ricaduta sull’autore ignoto dello scherzo fattole con il bidone della spazzatura.  

 

 

continua...

ELISA, LA COLLEGA ANIMATRICE. 02 - Nascondino

Più i giorni passavano più l’amicizia con Elisa andava stringendosi. Passavamo molto tempo insieme ovviamente e oltre a provarci, quello che desideravo era tornare a mettere le mani sui suoi stivali bianchi. Quando un giorno, Carmine, il nostro “dirigente” ci spiegò cosa aveva in mente per il giorno successivo, pensai che forse finalmente era giunta un’altra possibilità. L’indomani, infatti, avremmo proposto agli ospiti della struttura il gioco “nascondino”. La differenza però era che quello che doveva essere nascosto era l’indumento di un’altra persona, preso di nascosto.




Per tale motivo, quando venne dato il via al gioco, io mi fiondai nella stanza di Elisa che come tutte le altre dei partecipanti, sarebbe dovuta rimanere aperta. Facilmente trovai gli stivali per terra una volta entrato.




Mentre immortalavo gli indianini bianchi, cercavo di pensare a quale scherzo gli avrei potuto riservare.



Forse avrei potuto metterci qualcosa dentro, riflettei mentre davo un’occhiata all’interno di uno stivale.




Poi li gettai sul suo letto.




Che voglia che avevo di scoparmeli.



Infilandoci dentro la mano ricercai la sensazione che avevo provato la prima volta che avevo messo loro le mani sopra, quando ancora erano sudati del viaggio che Elisa aveva fatto.



Ma dovetti tornare alla realtà perché non potevo più permettermi di rimanere nella sua stanza. Pertanto presi uno stivale e lo portai con me al di fuori del locale. Vagavo con quello stivale in mano per il villaggio, rischiando di essere visto. Ad un tratto, notando un bidone della spazzatura vicino ad un muro pensai bene di nascondercelo dentro.

 

 

continua…

ELISA, LA COLLEGA ANIMATRICE. 01 - Saliva di benvenuto

In un villaggio sul Gargano, ove durante un’estate faci l’animatore, ebbi la fortuna di conoscere la collega Elisa. Oltre ad essere simpatica ed intelligente, entrando nella sua stanza poco dopo che era arrivata, per portarle delle bottigliette d’acqua fresca, feci una bella scoperta sul pavimento.



La ragazza era stata prelevata da un’altra animatrice per effettuare delle scartoffie e aveva lasciato tutto nella sua stanza. Aveva avuto solo il tempo di infilarsi le infradito e lasciare gli stivali che vedete in foto.




Mi fiondai subito su quelle calzature non omettendo di effettuare un reportage fotografico.



L’interno era ancora impregnato di sudore.




Non avendo tempo per masturbarmi decisi di usare la saliva.




Ne riservai un po' per entrambi gli stivali.




Ecco i residui di saliva depositatisi sulle solette interne.




Qui le immagini del tallone e della suola di uno degli stivali. Direi abbastanza usati.




Erano davvero morbidi al tatto.



Gettati a terra con poca delicatezza, posai le bottiglie d’acqua e me ne andai. Rischiavo troppo a rimanere in quella stanza da solo, soprattutto essendoci la borsetta della ragazza.  

 

 

continua...