Su quanto accaduto Elisa volle
tornare sull’argomento solo in un’altra circostanza. Lo fece per lamentarsi di
quanto fattole, chiedendomi se sapessi chi avesse potuto farle quello scherzo.
Io ovviamente feci il vago e la invitai a non crogiolarcisi troppo ma andare
avanti. Lei mi confessò come non fosse più sicura di voler indossare quegli
stivali perché il fatto che fossero stati a contatto con la spazzatura le
faceva ribrezzo. Le consigliai di passar sopra le calzature una salviettina
e di non farsi troppo problemi perché a mio parere, visto che non presentavano
macchie evidenti, il burlone li aveva solamente appoggiati sulla spazzatura.
Non so quanto la convinsi perché la vidi solo in un’occasione calzare quegli
stivali. Almeno le strappai un sorriso e un abbraccio.
Queste che vedete di fianco agli stivali sono le scarpe che aimè Elisa preferiva indossare nelle serate. Mi spiace per gli amanti delle zeppe, visto che non lo sono, perché non mi sono dedicato a loro. Quindi non vi aspettate di trovare qualche foto di sborrate su di loro.
E’ invece ancora agli stivali che mi dedicai un pomeriggio quando entrai nella stanza di Elisa con il suo benestare per prenderle un farmaco.
Nel corso della capatina, ovviamente non potei non dedicarmi a loro rilasciando un altro po' di sperma contro la tomaia interna.
Fotografato quanto fatto
ritornai da Elisa consegnandole quello di cui aveva bisogno.
Qui infine potete vedere i protagonisti di questa storia calzati da Elisa l’unica sera che decise di indossarli.
Vedere Elisa camminarci
sapendo dello sperma secco che vi era impresso dentro mi mando su di giri. Non
vi nascondo che ci provai spudoratamente con lei quella sera ma purtroppo Elisa
non cedette. Se ne tornò in camera sola, senza prendere alcun cazzo. Peccato,
se lo sarebbe meritato, in tutti i buchi.
Fine.