mercoledì 4 dicembre 2024

ALLA RICERCA DELLE DECORAZIONI NATALIZIE

Mi trovavo a casa del mio amico Manuel. Stavamo giocando a “call of duty”. Ad un tratto entrò sua madre lamentandosi del fatto che stessimo cazzeggiando e soprattutto nei confronti di suo figlio per non essere ancora andato a recuperare le decorazioni natalizie in garage. Siccome avevo bisogno di una pausa e rovistare tra le cose degli altri mi ha sempre intrigato, soprattutto per reperire qualcosa che potesse soddisfare i miei interessi, mi offrii di andare io. Vinte le flebili resistenze della donna riuscii a farmi dare le chiavi e scendere ai box. Manuel fortunatamente non fu difficile da convincere a rimanere a giocare da solo essendo molto più fissato di me in quel tipo di passatempo.



Dopo aver trovato con un po' di difficoltà il garage da aprire, potete vedere quello che mi si parava davanti. Parecchi scatoloni messi alla rinfusa.



Mi misi a frugare qua e la finché la mia attenzione fu richiamata da una scatola di colore verde.




“Bingo!” è quello che esclamai all’apertura della scatola.




Gli stivali che avevo di fronte erano davvero molto belli. Di colore marrone e in similpelle.  



L’interno appariva lievemente felpato, giusto per tenere al caldo durante le basse temperature.



Le suole apparivano discretamente usurate. Ritengo pertanto fossero stati utilizzati abbastanza.




Non vi nascondo come col passare dei minuti la mia eccitazione crescesse esponenzialmente.



Pertanto, dopo essermi abbassato i pantaloni e i boxer cominciai a farmi una sega velocemente. Non sapevo se da un momento all’altro Manuel o sua madre sarebbero magari scesi a controllare come stesse procedendo la mia ricerca delle decorazioni natalizie.




Al buio, per non essere magari subito individuato, continuai a masturbarmi per alcuni minuti, fino a che non riversai tutto lo sperma che avevo nelle palle su uno di quegli stivali.




Rivivo ancora adesso, guardando queste immagini, il piacere provato nel macchiare quella calzatura.




Gli schizzi erano pochi ma lo sperma era parecchio denso e concentrato.



Qui si può vedere meglio il risultato, avendo immortalato lo stivale avvalendomi del flash.



Non appagato decisi di riversare anche un po' di piscio caldo all’interno della calzatura.




Almeno se la mamma di Manuel avesse avuto voglia di rimettere quelle meravigliose calzature, ora erano pronte all’uso con un tocco speciale.




Sebbene appagato mi misi a guardare lo stivale rimasto immacolato. Si trovava solo nella scatola di scarpe in compagnia di un po' di carta. Era davvero sexy e così cominciai a immaginarmelo ai piedi della mamma di Manuel. Chissà com’era figa quando li calzava. Magari li aveva usati al lavoro, con qualche collant. Come dovevano aver sudato i suoi piedi la dentro essendo felpati. Mentre mi facevo tutti questi sconci pensieri, il mio cazzo tornava ad indurirsi.  



Presi quindi lo stivale in mano e dopo aver scattato questa fotografia decisi di infilarci dentro il mio pene nuovamente eretto. Ancora bagnato di sperma e pipì avviai una furiosa sega immaginando di coinvolgere il mio amico Manuel. Se fosse stato insieme a me gli avrei proposto di farci in compagnia gli stivali di sua madre. Lei sarebbe rimasta sopra, contenta di averci mandato a recuperare gli addobbi natalizi in garage. Noi, invece, infastiditi per averci distolto da una battaglia a “call of duty” ci saremmo vendicati in quel modo, infilando i rispettivi cazzi nei suoi stivali. La morbidezza della tomaia interna felpata riscaldava il cazzo tanto da sembrare bruciasse nel corso dello sfregamento.  




Pensando a Manuel che sborrasse lo stivale della madre venni per la seconda volta.




Sborrai tenendo il cazzo dentro lo stivale, così da concentrare l’intera venuta in un punto ben determinato. Il liquido sempre abbastanza denso era infatti circoscritto come potete notare nelle immagini qui sopra. Finalmente appagato potei riporre gli stivali nella loro scatola, sperando venissero riutilizzati dalla mamma di Manuel quanto prima. Quindi tornai a darmi da fare nel cercare le decorazioni natalizie.  

 

 

Fine.

giovedì 7 novembre 2024

SANTIFICARE LE FESTE

In questi giorni, tra la festa di Ognissanti e la commemorazione dei defunti, ho deciso di mostrarvi una visita fatta parecchi anni fa ad un sacrario. Chiaramente non aspettativi fotografie di monumenti o effigi di Santi bensì si tratta di immagini di alcune stivalate.




La prima donna in stivali che valeva la pena di immortalare la trovai sui gradini esterni che conducevano alla chiesa.




Non feci tempo ad affiancarmi a lei e a cominciare a riprenderla che subito si mise a muovere i piedi, passando da una lieve flessione di quello destro a qualcosa di più vigoroso come dalle immagini seguenti.




Si trattava infatti di un allungamento in avanti della gamba con conseguente battito del tacco dello stivale contro il gradino al momento di ritrarla.




Qui lo stesso gesto ma fatto con la gamba destra.




Eccola ripartire poi con la gamba opposta.




Quindi un rapido battito del tallone prima con lo stivale destro e poi il sinistro.



A quel punto la donna, di cui sinceramente non rammento le fattezze, decise di scendere dai gradini.




Continuai ovviamente a riprenderla.




Eccola infine allontanarsi. Per mia fortuna vi era subito qualcun’altra verso cui riporre la mia attenzione.




Si trattava in questo caso di una bambina che calzava degli stivali scamosciati rosa. Questi apparivano decisamente macchiati da quello che ben presto mi resi conto essere del fango.



Ritenendo fosse un buon momento per entrare nel sacrario eccomi in coda insieme a lei.




Ovviamente non si trattava di un paio di calzature sexy ma la presenza di quella sporcizia sugli stivali li rendeva interessanti.




Mentre li guardavo mi rammaricavo di non averli notati mentre calpestavano il terreno di qualche aiuola.




Qui forse si nota meglio lo sporco.



La posizione assunta dalla bambina sui banchi della cappella fu molto favorevole per notare i residui di fanghiglia.



Chissà se era già stata rimproverata o meno dai genitori per aver ridotto in quello stato gli stivali. E chissà se la mamma sarebbe riuscita a dargli una ripulita una volta a casa.



Anche nel corso dell’uscita dal luogo in cui ci trovavamo mi portai alle sue spalle.




Queste fotografie le scattai passandole di fianco mentre la superavo.




Le ultime immagini degli stivali infangati prima di andarmene.  




Prima di lasciare il luogo sacro decisi di fare una capatina al bar trovando anche in questo caso un paio di stivali niente affatto male.




Pure ora mi trovavo dinnanzi un paio di stivali del tipo scamosciato. La proprietaria però era una donna di mezza età e le calzature erano di colore marrone chiaro.




Mi aggiravo alle sue spalle come un avvoltoio intorno alla preda.




Che bello spacco che avevano sulla parte retrostante quegli stivali.



Mi allontanai da lei scattando quest’ultima fotografia. Come avrebbero avuto bisogno anche queste calzature di belle macchie di fango o qualcosa d’altro.  

 

 

Fine.